A chi si aspettava una ricetta di dolce per la colazione oggi… mi dispiace! Ho passato un fine settimana a cucinare torte e dolcetti per un altro servizio (e stiamo cercando di piazzarli in ogni dove.. anzi, se passate dalle mie parti fate un fischio che vi mollo una fetta pure a voi…) e qundi onestamente il tempo e la voglia di un altro cake non c’era proprio. Vi lascio però un’idea furbina per rendere la vostra frittata ancora più golosa e soffice, perfetta per una cena da improvvisare velocemente accompangandola con una fresca insalata e poco altro. La tecnica della frittata cotta in forno (che certamente non mi sono inventata io) nasce nel mio caso da un’esigenza. Dovete sapere, infatti, che non sono capace a girare la frittata. O meglio, va bene se devo girare una frittatina piccina piccina per una persona da 2 uova, ma siccome in genere le frittate a me piacciono particolarmente farcite e particolarmente spesse (con un peso specifico non indifferente) io e lo scaravoltamento rapido con l’aiuto di un coperchio non andiamo troppo d’accordo, memore di quando da ragazzina nel tentativo di girare una grossa frittata mi si è spatasciata tutta sull’avambraccio, scottandomi, con la frittata inesorabilmente spiaccicata ovunque e di conseguenza senza cena.. da allora ho sempre avuto grossi problemi a girare le frittate di una certa portata perciò ho iniziato a cuocerle in forno. Per fare ciò vi occorre ovviamente una padella adatta alla cottura in forno (niente manici in plastica, per capirci) e nel mio caso ho trovato perfetta (oltre che bellissima) questa padella in alluminio di KnIndustre della linea K7. Non solo sono perfettamente antiaderenti e leggerissime, in alluminio color testa di moro (quindi un materiale ad alta conducibilità perfetto in cucina), ma hanno una linea essenziale e sono dotate di un bellissimo manico in acciaio color bronzo che le rende esteticamente perfette e adatte ad ogni tipo di cottura, compresa quella in forno. Per questa frittata ho usato 5 uova (per una padella piccola del diametro di 20 cm, perché come vi ho detto a me piacciono parecchio spesse). Non dovete far altro che sbattere le uova energicamente in una ciotola con sale, pepe nero, parecchia maggiorana fresca tritata, 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato e 1 di latte. Lavate bene ed eliminate il pistillo da una ventina di fiori di zucca freschissimi e tamponateli con carta assorbente. Uniteli alle uova sbattute e mescolate. Scaldate bene in una padella 2 cucchiai d’olio evo e quando sarà caldo versatevi il composto. Fate rapprendere a fiamma media il fondo della frittata, se necessario abbassate un po’ il fuoco, sollevando con una forchetta i bordi via via che si sono rappresi, facendo colare la parte liquida al di sotto per far si che si cuocia uniformemente sul fondo e sui bordi senza bruciarsi subito lasciando il centro ancora troppo liquido. Quando sarà ben rappresa e dorata sul fondo, decorate la superficie con circa 60 g di robiola fresca da distribuire a cucchiaiate sulla superficie in modo casuale. Passate tutto in forno a 180° C per circa 6-7 minuti, più una veloce passata sotto al grill per la doratura in superficie. Prima di sfornare, controllate che sia cotta al centro. Lasciate intiepidire e servite. La robiola si scioglerà leggermente dando un tocco di morbidezza in più a qualsiasi frittata. E soprattutto, scongiurato il rischio di frittate capovolte sui fornelli (o peggio, sul pavimento!) la frittata è servita.
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3 commenti
Mi piace la frittata al forno, si gonfia di più che in padella, con la robiola poi mamma mia golosa golosa! Un bacione
le frittate sono sempre gradite e così particolarmente sfiziose!!
Ti ho visto su Elle a Tavola!
Eri perfetta in quella cornice: raffinata, essenziale, come te…!