Una delle ultime volte che siamo stati a Parigi, e ormai sono passati diversi anni che nemmeno riesco più a ricordarmi quanti, ahimé… :'( ..comunque, dicevamo, Parigi. Chi mi conosce lo sa quanto io ami profonodamente questa città, che su di me esercita un inspiegabile fascino magnetico. Non so come spiegarlo, ma io a Parigi mi sento veramente a casa mia come in pochi altri posti al mondo e sono quasi sicura che, in una vita precedente, io abbia calpestato le strade di questa città, con un paio di ballerine ai piedi, la magliettina a righe, un basco di traverso, la faccia furbetta e l’aria impertinente da “gamine” e una cartella piena di disegni e di sogni sotto braccio.. Comunque, dicevamo, i ravioli di Gérard. Gérard Depardieu, per la precisione. No, ma che avete capito.. non ho avuto la fortuna di essere stata ospite a cena del grande attore francese, però l’ultima volta che siamo stati a Parigi abbiamo cenato in uno dei ristoranti che portano la sua “firma”, per la precisione a l’Ecaille de la Fontaine, un minuscolo ristorante “à huitres et coquillages”, dall’inconfondibile vetrina rosso fiammante e l’atmosfera franco francese, che si trova dall’altro lato della piazza di uno dei più famosi e inavvicinabili ristoranti parigini, la Fontaine Gaillon. Siamo andati lì per una cena a base di frutti di mare (ostriche come se non ci fosse un domani, per me) e, tra gli antipasti, abbiamo assggiato questi raviolini agli scampi con burro al limone. Te li presentavano così, come antipastino, da spiluccare nell’attesa della preparazione del plateau di ostriche e crostacei, un piattino minuscolo con questi 4-5 raviolini all’apparenza molto modesti.. eppure erano talmente buoni, nella loro semplicità, che noi ne abbiamo ordinati almeno 3 porzioni, e da allora li abbiamo rifatti molto spesso anche a casa, anche in occasione di qualche cena speciale. Sono veramente di una facilità assoluta, sia per i pochissimi ingredienti necessari, che per la loro preparazione. Eppure vi posso garantire che il gusto e la consistenza di questi ravioli è eccezionale, delicatissima e sorprendente con quello scampo intero, profumato e ciccoso all’interno, una vera goduria.. Per 2 persone: preparate un’impasto con 1 uovo intero, 100 g di farina (io uso metà farina 00 e metà semola rimacinata di grano duro per la pasta all’uovo), un pizzico di sale e un filo d’olio. Impastate bene fino ad ottenere una pasta abbastanza morbida e facilmente lavorabile (se necessario aggiungete pochissima acqua) e lavoratela energicamente con le mani o con un’impastatrice. Lasciatela riposare coperta con un foglio di pellicola al fresco per circa 20 minuti, quindi stendetela ricavando due sfoglie lunghe e sottilissime (il più sottile possibile). Aiutandovi con un paio di forbici, sgusciate una dozzina di scampi piuttosto grossi (non buttate il carapace e le teste che potranno servirvi per un’altra ricetta, se non li usate subito conservateli in freezer in un sacchetto per alimenti), cercando di non rovinarli e di lasciarli interi il più possibile. Eliminate con un coltellino affilato il budellino sul dorso del crostaceo. Sistemate una foglia piuttosto grande di prezzemolo (oppure due più piccole) sulla sfoglia, adagiatevi sopra lo scampo crudo, arrotolandolo un po’ su se stesso in modo da dargli una forma tonda, salate e pepate pochissimo. Procedete così con tutti gli altri scampi. Spennellate i bordi della sfoglia intorno allo scampo con un velo d’acqua e coprite con la seconda sfoglia. Formate i ravioli con uno stampino apposito rotondo, di poco più grande della misura degli scampi, premendo per far fuoriuscire l’aria e sigillate bene i bordi per evitare che si aprano, in modo da ottenere un raviolo tondo poco più grande dello scampo all’interno. Sistemate via via i ravioli pronti su un tagliere spolverato di semola e coprite con un panno. Portate ad ebollizione una pentola abbastanza grande con acqua salata e fate cuocere i ravioli per 3 minuti circa, giusto il tempo di far cuocere la pasta (per questo motivo deve essere molto sottile). Nel frattempo fate fondere in una padella un pezzo di burro, circa 50-60 g, di buona qualità, a fiamma dolce (non deve soffriggere ma solo sciogliersi dolcemente). Aggingete qualche cucchiaio di succo di limone e un pizzico di sale (assaggiate, secondo il vostro gusto potete mettere più o meno succo di limone che si deve sentire senza però essere troppo dominante). Scolate delicatamene i ravioli con una schiumarola e passateli nella padella con il burro dove finirete di insaporirli, irrorandoli con il burro fuso, per un minuto o due, in modo che siano ben conditi. Ultimate con qualche strisciolina di scorza di limone bio ricavata dalla buccia con un rigalimoni, sistemateli in due piatti fondi e versate qualche cucchiaio di burro fuso al limone. Servite subito.
I ravioli agli scampi di Gérard
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3 commenti
Ma davvero.. impensabile limitarsi ad un assaggio antipastoso. Io ci avrei cenato…
🙂
Un'idea très chic! Me l'appunto per qualche occasione speciale o per una cenetta romantica col mio compagno, che apprezzerebbe moltissimo.
Grazie per la condivisione
Buona settimana
Ma quanto m'è piaciuto a me 'sto scampo 'vestito' da raviolo!;-) devo devo assolutamente provarlo!:-)