Non sono una grande esperta di cucina giapponese, anche se a casa posseggo diversi libri sull’argomento, per lo più in inglese (maledetto amazon, hai colpito un’altra volta..). Diciamo che la mia “cultura” gastronomica di questo paese, oltre al sushi che amo molto, si basa sui cartoni animati giapponesi che guardavo da bambina. Ve li ricordate i dolcetti dorayaki di cui andava ghiotto il gatto Doraemon? Oppure gli onigiri che tutti i protagonisti bambini si portavano nella schishetta della merenda per la scuola? E come non ricordare il ristorante di okonomiyaki del mitico Marrabbio? Ma quello che in assoluto mi è rimasto più impresso dell’iconografia cartoonistica giapponese (oddio, ma di cosa sto parlando?) è il ramen, quelle ciotole fumanti di spaghetti in brodo che tutti i protagonisti dei cartoni mangiavano con le bacchette tirandole su con un sonoro risucchio…
Così ultimamente mi è venuta un po’ la fissa del ramen, soprattutto da quando al supermercatino etnico ho trovato una confezione di questi spaghettini secchi per ramen, mi sono messa in testa di provare. Mi scuso in anticipo con gli eventuali lettori giapponesi o con coloro che di cucina giapponese se ne intendono veramente come la mia amica Acquaviva, anche perché il ramen (e soprattutto la ricetta del brodo per il ramen) in giappone è cosa serissima, tradizione con segreti inenarrabili che viene tramandata di padre in figlio. Diciamo che questi qui sono un po’ la mia interpretazione del ramen, un ramen de’ noantri ecco. Però che vi devo dire, non saranno nemmeno lontanamente paragonabili agli originali ma a noi ci sono garbati parecchio.
2 carote
3 cipollotti
3-4 piccoli bok choy (cavolo cinese, in alternativa 3 manciate abbondanti di spinacini novelli)
1 piccolo peperoncino
un pezzo di radice di zenzero (circa 12 cm)
180 g di macinato di pollo
salsa di soia
mirin
3 spicchi d’aglio
olio di sesamo
80 g di spaghetti per ramen disidratati
2 l scarsi di brodo di pollo
funghi chiodini freschi, 2 manciate
Tritate molto finemente un cipollotto (compresa la parte verde) e unitelo al macinato di pollo. Aggiungete un cucchiaino di zenzero grattugiato finemente, uno spicchio d’aglio grattugiato e condite con poco sale e pepe, impastate bene il tutto e lasciate insaporire per almeno un’ora in frigorifero.
Sbucciate il resto dello zenzero e tagliatelo a fettine sottili.
Tritate finemente l’aglio rimasto e dividete in due o in quattro spicchi i bulbi dei cipollotti (tenedo da parte i gambi più freschi).
Sbucciate le carote e mondate il sedano e tagliateli a bastoncini sottili.
In una padella wok, scaldate un cucchiaio di olio di sesamo e fate rosolare lo zenzero affettato con l’aglio e il peperoncino. Dopo qualche minuto, unite il sedano, i bulbi di cipollotto e le carote e fate saltare velocemente, sfumando con un cucchiaio di mirin. Condite con salsa di soia e versate il brodo di pollo. Portate ad ebollizione e fate cuocere a fiamma moderata per circa 15 minuti. Lavate il bok choy e dividetelo in due o 4 spicchi e unitelo al brodo insieme ai funghi, lasciate cuocere per altri 5 minuti.
Nel frattempo, fate rinvenire per qualche minuto in acqua in ebollizione leggermente salata gli spaghetti, scolateli e uniteli al brodo. Formate con il macinato di pollo delle polpettine grandi come una noce e immergetele nel brodo bollente. Fate cuocere altri 5-6 minuti (controllate la cottura delle polpettine che dovranno essere cotte al centro) e spegnete. Lasciate intiepidire per qualche minuto e dividete la zuppa in 4 ciotole. Tagliate i gambi di cipollotto fresco ad anellini e usateli per decorare il piatto,
Per 4.
19 commenti
Non saranno quelli originali, ma la loro figura la fanno di sicuro! Leggendo il post sentivo tutti i profumi venir su… i miracoli dell'online, vedi un po'… 🙂
che poi io ti devo confessare che gli originali non li ho mai mangiati!
C'è una cosa che amo dei ramen: come vengono composte le ciotole!
Un'idea bellissima e un modo per mangiare sano e diverso!
Super!! :))
hai ragione, questo vale un po' per tutta la cucina giapponese dove l'estetica è un ingrediente fondamentale. loro sono dei veri maestri
Ciao Barbara, questo piatto è un dipinto…è meraviglioso!!! Non ho mai mangiato il ramen, lo conosco solo per nome, avendo visto un film nel quale la sua preparazione veniva descritta come un'arte, culinaria ed esistenziale…sono proprio curiosa di assaggiare questa pietanza!! Baci e a presto, Mary
ma ti riferisci a "the ramen girl"? se è quello, l'ho visto anche io 🙂
il film di per se non è poi un gran che ma rende benissimo l'idea di quanto l'arte del ramen (e del suo brodo) sia una tradizione importante della cucina giapponese
Oh a noi piacciono molto e non importa se non sono gli originali, l'importante è che siano buoni e buoni lo sembrano proprio con tutte quelle belle verdure! Buona settimana!
buoni son buoni Ely, e anche tutto sommato pure molto sani!
io ora a questo punto dovrò trovare un ristorante giapponese che faccia dei ramen degni di tale nome (non come i miei!) però qui a roma non ne ho mai sentito parlare..
Il Ramen è la super nuova passione dei Milanesi…cmq a me pare super invitante!!!!!me lo mangerei volentieri!:D
http://duecuoriinpadella.blogspot.it/
indirizzi please!
Troppo carine le bacchette!
le bacchette sono originali giapponesi del giappone, porate da mio marito qualche anno fa da Tokyo
Non saranno giappo doc ma mi ispirano molto questi de noaltri. Si, mi ispirano un sacco!
🙂
grazie!
ciao Barbara, arrivo qui dal tuo invito per visitare la tua pagina fb.. e cosa trovo? uno dei piatti che più adoro. credo che la tua esecuzione sia stata eccellente.
Da noi, in thailandia, c'è l'equivalente ma in "noodles" e noi usiamo più che la salsa di soia, quella di pesce. un piatto che amo e che mangio quasi ogni sera (in thailandia si usano dei meatballs simili!).
complimenti per tutto e a presto 🙂
Vaty
ma grazie mille Vaty! in effetti avevo anche la salsa di pesce ma chissà perché non ci ho pensato.. andrò a guardarmi il tuo magnifico blog in cerca di ispirazione per qualche ricettina thai che ho una scorta di lemongrass fresco da smaltire!
a presto
wow!! adoro la cucina giapponese!! avevo visto la ricetta appena pubblicata e avrei voluto provarla nell immediato!! e… senza sapere nulla ieri sera mia mamma ha fatto il brodo di pollo…quindi stasera ramen de noantri sia!! ho una domanda, cara barbara, ma per le polpetta serve un legante? uovo, pane o latte? non si disfano nel brodo se fatte solo di carne? grazie mille!
cara Flami, in genere per le polpettine di pollo non serve un legante perché il pollo contiene una sostanza (credo collagene??) che è di per se piuttosto appiccicoso e aiuta nel formare le polpettine. Se ti dovesse sembrare troppo molliccio, puoi aggiungere un pochino di pangrattato.
Fammi sapere!
fattofattofatto era squisito!!!! si avevi ragione, avendo letto la tua risposta solo ora, ho fatto una prova con una polpettina in acqua bollente ed non si è disfatta, quindi le altre sn finite direttamente nel brodo 😉 grazie mille, è piaciuta a tutti e siamo in 5 ;). questa ricetta gustosa e sana verra ripetuta!!!