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Fall has fell – cake arancia e mais

by barbara toselli
Fall has fell – cake arancia e mais


“Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle,
come tante farfalle spensierate?
Venite da lontano o da vicino?
Da un bosco o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso che vi porta via?”

Trilussa

autunno 680
E quindi è così: l’autunno alla fine è arrivato anche qui. Abbiamo potuto godere di una splendida “ottobrata romana” quest’anno e questa lunga coda d’estate ha iniziato, inevitabilmente, ad arrendersi ai primi freddi, alle giornate grigie di pioggia, con le foglie che hanno iniziato a cadere già da un po’ e ad accumularsi in mucchietti sotto gli alberi che iniziano lentamente a spogliarsi. Sapete quanto io sia fondamentalmente innamorata dell’estate (e si che sono nata nel bel mezzo dell’autunno io), l’autunno invetabilmente mi mette una certa malinconia. Eppure, contrariamente a quello che si possa pensare, quest’aria frizzantina e fresca delle mattine d’autunno mi mette una certa allegria, mi fa venire voglia di passeggiare nel vento e ripararmi in un bistrot a bere una tazza di tè bollente. Quelle giornate terse con quei cieli di un blu perfetto, con il vento freddo dal nord che spazza via tutto, foglie, nuvole, pensieri, in un certo senso lo trovo rigenerante, quasi come se spazzasse via il vecchio anche dentro di me, facendo posto al nuovo in arrivo.
L’autunno è la stagione delle nuove idee, dopo la pigrizia tipica dell’estate in cui il mio unico desiderio è quello di starmente sdraiata sotto il sole su una spiaggia in compagnia di una dozzina di ottimi libri, l’autunno mi mette addosso una strana e ritrovata energia.

quattro foglie autunno 690

Nella mia città l’autunno si comporta come una diva capricciosa: con una stagione estiva che si protrae prepotentemente fino alla fine ottobre, l’autunno si fa attendere a lungo e si presenta puntualmente in ritardo, per quella che è poco più di una breve apparizione, e in un attimo ti ritrovi che è già dicembre e le vetrine dei negozi già addobbate ti colgono sempre un po’ di sorpresa. E lui, l’autunno, come a un party in cui non ci si diverte, saluta tutti e se ne va, lasciando il posto ad un altrettanto breve inverno, per lo più mite e piovoso, fino a febbraio dove il freddo pungente si fa sentire anche qui. Solo le foglie non aspettano, le foglie sanno quando arriva l’autunno.

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La ricetta di oggi l’avevo scritta diversi anni fa per Cucina Naturale, si tratta di un profumatissimo plum cake con farina di mais dove l’aroma delle spezie si fonde con il profumo dell’arancia, perfetto per accompagnare una tazza di tè bollente in una domenica pomeriggio. La ricetta potete trovarla qui

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16 commenti

Pillow Novembre 20, 2013 - 9:05 am

cosa mi hai ricordato, con quella poesia!!!
secoli e secoli or sono… che bello quando vai alle elementari ed ogni stagione ha una poesia, un lavoretto, un odore… Adesso è solo scomodità, almeno per me, l'inverno… 🙁
ehi… ma cosa vedo lì? l'avatar di un risotto zucchine caprino e pinoli!
giusto quello che mi ci vuole per la serata!!

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barbara toselli Novembre 20, 2013 - 10:24 am

le filastrocche delle elementari sono un ricordo che conservo gelosamente, non so se sia ancora in atto questa consuetudine, ma nella mia libreria ci sono ancora i libri di Gianni Rodari che era il mio preferito in assoluto e molte le ricordo ancora a memoria!

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Martina Novembre 20, 2013 - 9:57 am

Queste foto sono stupende, completano ogni tua parola in un modo magico. E da fan autunnale quale sono … passerei ore a guardarle!!!

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barbara toselli Novembre 20, 2013 - 10:25 am

beh, in effetti Martina dal punto di vista ambientale poche stagioni hanno la magia e i colori dell'autunno.. grazie, mi hai fatto un bellissimo complimento!

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gabriella Novembre 20, 2013 - 10:28 am

Da quando mi sono straferita a Roma, una delle (tante cose) che mi mancano del mio periodo al nord è proprio l'autunno con i suoi meravigliosi colori.Foto meravigliose e poetiche as usual
gabriella

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barbara toselli Novembre 20, 2013 - 2:42 pm

però basta avere un po' di pazienza e arrivano anche qui i colori dell'autunno.. bisogna saper cogliere l'attimo!
grazie gabriella, gentilissima as usual!

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Francesca P. Novembre 20, 2013 - 2:24 pm

Ho preso qualche giorno fa la farina di mais, evvai! Ci sono anche le spezie qui… parla a me questa ricetta! 🙂
Oggi ho attraversato Villa Borghese per andare alla Casa del Cinema, di segni autunnali ancora ce ne sono pochi, i prati e la maggior parte degli alberi sono ancora verdi… aspettiamo che maturi ancora meglio la stagione, se no mi armo di vernice gialla e andiamo a scuotere noi i rami per far cadere le foglie! 😀

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barbara toselli Novembre 20, 2013 - 2:41 pm

e tu pensi che non ne saremmo capaci???? 😉
comunque, penso che ancora un po' di pazienza e poi saremo pronte con le nostre coperte di tartan e i cestini di vimini…

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Marina Novembre 21, 2013 - 6:52 am

Buongiorno Barbara a proposito delle filastrocche sai che tempo fa una mamma/amica ne sosteneva l'inutilità per i bambini? Mi sono accaldata non poco a spiegare la bellezza e la ricchezza che mi hanno lasciato… Speriamo continuino ad insegnarle a memoria 🙂 Un abbraccio da un timido autunno riminese

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barbara toselli Novembre 22, 2013 - 10:16 am

guarda, io non me ne indento e forse non ho la competenza per giudicare l'utilità delle filastrocche, ma mi sembra una cosa tristissima! e poi non credo che sia neanche poi così vero, perché in un certo senso aiutano anche a esercitare la memoria con il ritrmo di una cantilena che le fa ricordare più facilmente.. e poi quanti ricordi risentirle da adulti, no? boh, io figlioli piccoli non ne ho ma non sono molto daccordo sai con la tua amica? viva le filastrocche!

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franci e vale Novembre 21, 2013 - 7:17 am

Che bello il tuo blog, complimenti!! Ti aggiungo alla mia lista, buona giornata!
Ciao

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barbara toselli Novembre 22, 2013 - 10:17 am

grazie grazie franci e vale!

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la signorina pici e castagne Novembre 21, 2013 - 9:08 am

io voglio il plumcakeeeeee!!!! lo vogliooooooo
ad ogni modo si vede che io ci ho avuto un' infanzia più macabra della tua, perchè l' autunno (quasi, ormai non ci si capisce molto.. coincideva con il giorno dei santi(morti..) eallora noi si recitava: novembre mese dei morti dei cimiteri dei tristi pensiere, preghiere non pianti novembre comincia col giorno dei santi.. per dire, ecco…..
meglio pensare alle foglie che cadono……. meglio…..
io ora riesco solo a pensare al plumcake. :)))

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barbara toselli Novembre 22, 2013 - 10:19 am

non la conoscevo questa filastrocca! certo che allegria, eh? 😉

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Luisa Piva Novembre 22, 2013 - 10:07 am

adoro questo post.. le foto.. l'autunno.. a partire da quel plumcake color bruno-arancione..
tutto

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barbara toselli Novembre 22, 2013 - 10:20 am

🙂 grazie cara..

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