Ed eccoci arrivati al fatidico giorno di San Valentino! Per il romanticone che alberga dentro di voi, cosa c’è di meglio di un dolce per concludere un tête à tête a lume di candela, con la vostra dolce metà? E meglio di un dolcetto al cioccolato? E meglio di un dolcetto al cioccolato tratto dal Menu d’Amour di un romanzo che parla d’amore? La quintessenza degli innamorati!
Anche questa ricetta, come le altre due di questa settimana, è tratta dal Menu d’Amour che Aurélie, la protagonista del romanzo “Gli ingredienti segreti dell’amore” prepara per il suo fantomatico scrittore preferito (ma a proposito, voi l’avete letto il libro?) e devo dire che, sorprendentemente, anche questa funziona alla grande. In più è davvero molto semplice da preparare anche per chi non ha grande dimestichezza con la pasticceria (tipo… me?). Se proprio devo essere sincera ho trovato che il parfait à l’orange, così come nella sua ricetta originale, fosse un tantino troppo dolce e che sapesse davvero poco di arancia. Ho quindi arbitrariamente deciso di aggiungere al composto la scorza grattugiata di una grossa arancia e personalmente penso che sia stato quel tocco in più che mancava, direi quindi piuttosto necessario.
Fortunatamente la mia socia, alias Rossella di vaniglia, storie di cucina, che si è presentata a casa mia con una bel pacchettino di gâteaux in varie forme e misure nella sua sporta da Mary Poppins (che più tirava fuori piattini, tovagliette, forchettine e più ne uscivano) aveva, dal canto suo, pensato di ridurre la quantità di zucchero rispetto alla dose originariamente indicata nella ricetta del gâteau, perciò, senza ‘manco farlo a posta, alla fine il suo gâteau al cioccolato leggermente amarognolo e il mio parfait à l’orange un po’ troppo dolce, insieme, funzionavano alla grandissima! Non c’è niente da fa’: great minds think alike! Vero Ross?
Le ricette qui sono quelle originali così come riportate sul libro, poi vedete un po’ voi se seguire le nostre indicazioni oppure affidarvi totalmente ad esse, dipende un po’ dal gusto personale.
Sul lato accompagnamento musicale, vi lascio con un brano che mi sembra perfetto per smorzare un po’ tutto questo stucchevole romanticismo, che parla sì d’amore, ma con malinconia. In fondo l’amore, quello vero, è un sentimento che nella sua meravigliosa complessità coinvolge tutti i sensi e tutte le sensazioni, compresa la delicata malinconia di cui la maggior parte delle poesie d’amore di Jacques Prévert è magnificamente permeata. In questo caso, nell’iconica interpretazione di Yves Montand, uno che c’aveva proprio la faccia giusta per cantare questo tipo di canzoni!. Se vi va di ascoltarla accomodatevi qui.
Ah! E non mancate domani, perché non è finita! Manca ancora una ricetta, in realtà “extra menu” ma sempre tratta dal libro, che sarà perfetta per i vostri cucinamenti del fine settimana. Vi aspetto!
E vive l’amour!
10 commenti
l'ho scritto di la, lo confermo di qua, voi due insieme siete pericolose! complementari è un eufemismo. grandissime è poco.
🙂
b
ma grazie baba! in effetti io e ross un po' ci preoccupiamo di come le carrucole dei nostri cervelli si muovano alla stessa velocità e in perfetta sincronia.
direi che, ad occhio e croce, questo sarà solo il primo di una serie di nuove collaborazioni! grazie come sempre per il sostegno my dear
Io ti adoro!
Stavo cercando il dolce perfetto per San Valentino e mi dico "Vediamo se Barbara propone qualcosa".. ed eccolo, bello come il sole, il mio dolce preferito.
Secondo te combina bene con una cena di pesce? Vorrei fare il Savor di gamberi e la pasta fatta in casa, non so ancora con che sugo ma di crostacei: meglio abbondare con l'afrodisiaco oggi, no? 😉
Bellissimo l'accostamento letterario. Brava, brava, brava!
Elena x
Grazie Elena!
ma secondo me questo dolce qui combina un po' con tutto, in fondo non è nemmeno eccessivamente pesante, il burro come vedi non è molto.. l'unica cosa è che il parfait dovrebbe stare una notte in freezer.. fai in tempo? altrimenti io ci vedrei benissimo anche una pallina di un buon gelato alla vaniglia e magari dei lamponi freschi..
il tortino va servito comunque tiepido, essendoci poco burro e poca farina tende ad indurirsi un po' mentre tiepido è delizioso (e te lo dice una che non ama la cioccolata)
allora tu sei una romanticona!! io penso che festeggerò a casa con una pizza a portar via e una birretta in beata solitudine, visto che mio marito è in viaggio per lavoro..
Aspettavo l'appuntamento con il dolce e non poteva che essere nel giorno di San Valentino! Mi piace l'abbinamento tortino-parfait sotto tutti i punti di vista (anche cromaticamente è proprio bello!). Aspetto felice l'ultimo appuntamento! ^_^
l' ho divorato dall' inizio alla fine il vostro menù, e non poteva che concludersi con un dolce di tutto rispetto!
Siete un' accoppiata vincente a dir poco e soprattutto siete p-e-r-i-c-o-l-o-s-e. ora, mi domandavo.. ci sarebbe anche la piccola pasticceria con il caffè? :OP
*Serena, il fatto è che ce ne siamo rese conto anche noi. Pericolose è la parola giusta, solo che è così divertente che dovremmo correre il pericolo più spesso, sai? 😉
*Barbara, io aDoro la foto in bn di Dehillerin. La amo, si può dire? Dev'essere perché riesco a vedere bene attraverso la parete… 😉
pericolosissime direi! già io ho il cervello che non si spegne mai, ma l'accoppiata con Ross ha avuto un effetto amplificatorio piuttosto preoccupante!
Ross, forte ve'? Nonostante la chiattulella… me la sono ritrovata guardando queste vecchie foto fatte a Parigi un tot di anni fa e insomma, la coppietta mano nella mano davanti a Dehillerin mi sembrava veramente fatta apposta per il Valentine's Day-parigino-food bloggereccio!
Il tuo parfait è splendido… il tuo blog meraviglioso!
Felice San Valentino anche a te.
Baci
Elli
Elli grazie!
Vado subito a guardare il tuo blog.. il nome è estremamente evocativo per me, in una "casa sulla scogliera" ci ho passato gli anni più belli della mia infanzia.
buona serata!