bla bla
4 uova a temperatura ambiente (tuorli e
albumi separati)
150 g di zucchero di canna bianco (a grana fine)
120 g di burro fuso a temperatura
ambiente
115 g di farina “00”
la scorza di mezzo limone bio (solo la
parte gialla)
500 g di latte (intero o parzialmente
scremato)
16-20 lamponi (più qualche altro per la decorazione)
zucchero a velo non vanigliato per decorare
e fatelo scaldare senza farlo bollire, dovrà solo essere tiepido. Tenetelo da
parte e riportatelo a temperatura ambiente con le scorze in infusione.
finché non diventeranno soffici e spumosi e di colore giallo chiaro (se avete
una planetaria, usate la frusta per montare la panna, altrimenti usate le
fruste elettriche a immersione).
almeno 5 minuti.
finché non sarà ben amalgamata. Eliminate le scorze di limone dal latte ormai a
temperatura ambiente e versatelo, sempre mescolando, al composto a filo poco
alla volta fino ad averlo aggiunto tutto.
liquida, ma non preoccupatevi: è normale!
Montate gli albumi a neve (volendo potete aggiungere qualche goccia di limone,
4-5 gocce) quindi incoproporate delicatamente gli albumi al resto del composto un
po’ alla volta, cercando di non farli “smontare”. A questo punto avrete un
composto liquido con una specie di schiumetta in superficie: è normale!!
di lato (se volete potete usare anche la carta forno, ma non è necessaria se
imburrate bene) senza infarinarla, e versate tutto il composto.
leggermente con il dito in modo che restino sommersi dal composto (tenete
presente che la torta va servita in cubotti di circa 5 cm di lato quindi sistemateli
in modo tale che poi tagliando la torta i lamponi si intravedano).
Infornate in forno preriscaldato a 150 °C per circa 50-60
minuti, finché la superficie della torta non sarà bella dorata e leggermente
gonfia. Sfornate e aspettate che il dolce si sia completamente raffreddato (nel
frattempo si sarà anche un po’ sgonfiato, ma è normale). Passate in frigorifero
almeno un’oretta prima di servirlo, decorate la superficie con abbondante
zucchero a velo e dividetelo in cubotti di circa 5 cm di lato.
Servite con 3-4 lamponi freschi come decorazione. {se vi avanza, conservate il resto della torta in frigorifero, coperta da un foglio di carta forno. Tiratela fuori almeno 10 minuti prima di consumarla}
31 commenti
Questa è proprio magia…la segno subito tra le ricette da fare! Deve essere deliziosa!
si è una torta veramente magica, nel senso che dall'impasto non ci crederesti mai che possa venire una cosa così buona, invece funziona!
Che meraviglia! La provo al più presto.
Grazie Paola, se la provi facci sapere!
Ecco direi che quei pois fucsia su fondo bianco con la loro nota acidulina devono essere una meraviglia!!!
hai ragione Rosa, sembrano dei pois!
Considera che anche io l'ho vista su quei blog e dalla prima volta mi ha incuriosita moltissimo, ora la vedo anche da te in questa versione super golosa con i lampono e penso che non posso non prepararla anche io! Questa torta mi fa venire in mente una torta che feci l'anno scorso a base di farina di mais in cui, durante la cottura, si formarono due strati ben distinti. In quel caso l'effetto non era voluto però, ma la torta era comunque buona!
Buona settimana!
io proprio perché l'ho vista provata da persone che ritengo decisamente molto affidabili l'ho provata, perché è un impasto veramente mooolto insolito per una torta (anche se poi sembra decisamente più un flan che non una torta vera e propria). fidati che è buona!
E' per questo motivo che seguo sempre di più i blog e sempre meno i libri! Mi fido eccome, ha un aspetto davvero invitante! 🙂
ma sai che dopo averla vista sul blog della ciliegina questa torta ce l'ho attaccata sullo sportello del frigo?
ero così curiosa di provare anche io la magia..
è che come scrisse una delle mie autrici preferite, "la vita senza la magia è solo un grane spavento".
:O*
concordo parola per parola!
va provata, non posso dirti di più. o si ama oppure no, e noi l'amiamo parecchio!
Le consistenze budinose qui sono molto apprezzate. Mi vengono proprio richieste, quasi su ordinazione… 🙂 E dato che l'amicizia coi dolci fatti con le mie mani è piuttosto recente e ho ancora tanto da imparare, io provo, leggo, sperimento, segno… con risultati altalenanti, passo dalla soddisfazione grande al deprimermi… 🙂 Ma non mi arrendo, anzi, continuo a cimentarmi e adorando i lamponi e soprattutto la magia sono finita sul post giusto per una delle mie prossime session zuccherine… 🙂
con questa vai abbastanza sul tranquillo cara Francesca, provata e approvata da almeno ben 2 foodblogger (e di che calibro!) e una vera esperta della cucina prima di me.. ed è veramente molto facile da fare. io se non lo avessi visto con i miei occhi non avrei creduto alla magia!
sui lamponi non posso che essere daccordo, li amo proprio, da bambina mia nonna li coltivava in giardino e quando era il periodo di raccoglierli andavamo lì con il cestino e lei mi infilava un piccolo lampone su ogni ditino e mi cantava una filastrocca e io ne mangiavo uno per uno ad ogni ritornello. lei li adorava e li preparava molto semplicemente con la panna montata (a mano!) con un po' di zucchero messa in una coppetta e una bella manciata di lamponi appena raccolti..
Grazie per questa risposta "personale", amo, come credo si sarà capito, i ricordi e gli aneddoti legati al cibo e al passato… 🙂
Mi sembra di vederla, quella manina! Mi appare in mente, è come se le avessi scattato una foto… 🙂
infatti, proprio perché so quanto apprezzi… :*
sei genialissima. e adesso mi tocca farla davvero. 😉
you have to!
mi sono innamorata: della foto, dell'estetica del set, dei colori, della ricetta… del sapore che immagino abbia questo dolcino! meraviglia! corro a comprare i lamponi!! baci
ma grazie Carlotta, fammi sapere se lo provi!
Ma che genialata i lamponi!!!!!brava, la nota acida in impasti cosi spessi attiva la salivazione e la percezione dei sapori si potenzia!L'avevo vista anch'io in giro e mi aveva affascinato, ma devo dire che la tua versione mi piace tanto. un bacio!
secondo me, in un modo o nell'altro, dentro o fuori la frutta con questo dolcetto ci sta proprio bene. Al limite ci vedrei bene anche una salsina di passion fruit, o comunque qualcosa con una nota acidula. Beh allora penso che sia decisamente arrivato il momento di provarla, questa tortina, no?
grazie Laura!
Che goduria!! Non amo le consistenze budinose ma non riesco a togliere gli occhi da questo dolce….dovrò provarlo per testare! 😉
invece pensa che io amo tutto ciò che somiglia a un budino!! in realtà è si, un budino, ma per metà, perché la parte superiore è una sofficissima torta, veramente è difficile da descrivere perché è un dolce che non somiglia a nessun altro mai provato prima, bisogna solo assaggiarlo!
anche a me ha incuriosito parecchio quando l'ho vista sulla ciliegina, è nel mio quadernetto delle ricette da provare. Mi piace come hai descritto l'incredulità dal brodino alla torta perfetta e magica, accade così in pasticceria, per questo la amo troppo! La foto è da rivista, ipnotica! buon fine settimana, mony
io non sono una grandissima pasticcera (a parte le torte consistenti, tipo ciambellone) quindi ogni volta che un dolce un po' più complesso riesce bene è sempre una grande meraviglia. e grazie!
buon week end anche a te
Ciao Barbara (intanto: complimeti per il blog!), anch'io ho provato a fere questa torta ma non è venuta bene: nel forno si è gonfiata tantissimo come un soufflé (crepandosi tutta in superficie)e poi, appena tolta dal forno, si è sgonfiata diventando piatta. Mi sto ancora chiedendo dove ho sbagliato…
Valeria
Ciao Valeria, è normale che si gonfi in cottura e che poi si sgonfi una volta tirata fuori diventanto più piatta (come da foto..), si possono formare delle crepe in effetti ma con lo zucchero a velo si rimedia. comunque le crepe non dovrebbero essere più tanto visibili una volta che il dolce, raffreddandosi, si riposa, ma la superficie senza lo zucchero a velo risulta comunque piuttosto rugosa. se ti è venuta troppo sottile invece forse hai usato uno stampo troppo grande, per questa dose ci vuole uno stampo piccolo circa 20×20 (quadrato o rettangolare, in proporzione non più grande di così comunque..)
lo stampo è 20 x20. Il problema non è che siè gonfiata un po'… ma che si è gonfiata come una palla! e quindi lo sgonfiamento è stato catastrofico! perché anche l'impasto sotto la crosta si vedeva "ondulato". Forse sono rimaste delle bolle d'aria dentro l'impasto, che dici?
Però si è comunque appiattita molto, come se non avesse "struttura": poco cotta, troppo cotta?
Mah…
Valeria
no non va bene gonfia come una palla no no!
lo strato tortoso viene comunque sottile, circa 1/2 cm (anche se a volte mi è venuto un pochino più spesso), quello sottostante è tipo un budino. Potrebbe esseer un problema di temperatura del forno, magari il termostato segna 150 ma quella interna non lo è, andrebbe verificato con un termometro da forno. Oppure non hai tolto la funzione ventilato del forno, se il tuo lo è? Il mio è statico, a volte mi dimentico di specificarlo (in effetti dovrei) ma in genere tutti i dolci che devono lievitare andrebbero cotti senza la funzione ventilato. Potrebbe esseer questo il problema? altrimenti non saprei proprio, io l'ho fatta e rifatta almeno 4 volte e non ho mai avuto questo problema..
lo strato superiore non è venuto bene, tipo bisquit, ma un po' denso. Non so se ho cotto troppo o troppo poco…
Era brutta (ma buona di sapore) perché i bordi del dolce, vicino alla parete dello stampo, erano abbastanza alti (diciamo circa 3 cm forse un po' di più) ma tutto il resto del dolce è rimasto piatto come una frittata, però ondulata… Non so come spiegarlo: buona ma non presentabile, ecco.
Ovviamente la temperatura del forno non è mai costante (un forno professionale è il mio sogno!) quindi forse scalda poco/troppo, chissà! Era in modalità statico.
Riproverò perché odio i dolci che non mi vengono… sono cocciuta, è vero!
Comunque grazie. Se alla fine mi riuscirà te lo farò sapere.
Valeria
Ciao Barbara sono Nives del blog Quattro Salti da Mina, ho visto la tua ricetta della magic cake e ho voluto subito provarla! Fantastica! Ho postato l'articolo sul mio blog con riferimento alla tua ricetta! Grazie