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Galletto al doppio coriandolo

by barbara toselli
Galletto al doppio coriandolo
Ho sempre adorato il pollo arrosto. Mia mamma mi ricorda spesso che, quando ero bambina, mi piaceva così tanto che quando lei lo tirava fuori dal forno e mi tagliava la mia porzione preferita (la coscia) io la addentavo immediatamente, rovente così.. appena uscita dal forno, tanto mi piaceva, non sapevo resistere! La nonna ne rimaneva sempre esterrefatta e chiedeva alla mamma “ma come fa a mangiarlo così bollente, non si scotta?”.. Devo dire che probabilmente già da allora avevo iniziato a sviluppare il mio “superpotere”: mani e bocca foderate d’amianto… (infatti riesco a bere tè e caffellatte a temperature che voi umani normalmente ci mettereste almeno una mezz’oretta…).
Comunque, per dire, che a me il pollo arrosto piace davvero tantissimo e lo cucino spesso. Un giorno vi svelerò la ricetta dell’imbattibile pollo di mia suocera, ma per oggi vi dovrete accontentare di questa ricettina sciuè sciuè del galletto al doppio coriandolo. Doppio perché in questa versione ho usato sia il coriandolo in semi (mooolto modestamente auto-prodotto… si si!) che quello fresco, che ho aggiunto solo alla fine in una specie di gremolada estemporanea con l’aggiunta di una nota rinfrescante di scorza di limone. E poi il galletto mette d’accordo tutti, ognuno può avere la parte che preferisce (e nel mio caso, doppia coscetta!).

GALLETTO ARROSTO AL DOPPIO CORIANDOLO
 
Ingredienti:
2 galletti amburghesi
300 g di patatine novelle
2 spicchi d’aglio piccoli
1/2 cucchiaino di pepe nero in grani
1 cucchiaino di senape in grani
3 cucchiaini di coriandolo in semi
le foglie di un bel ciuffo di coriandolo fresco
1 strisciolina di scorza di limone
olio e.v.o., sale, pepe nero
Sbucciate 2 spicchi d’aglio e schiacciatene 1 e mezzo in un mortaio con la senape in grani e la metà dei semi di coriandolo, unite uno o due cucchiai d’olio e pestate fino a ridurre tutto una poltiglia. Picchiettate l’unguento su tutta la pelle del galletto, salate e pepate sia fuori che dentro e legate le coscette con un pezzetto di corda da cucina per tenere il galletto in forma durante la cottura.
Sistemate i galletti in una teglia unta con un filo d’olio e cospargeteli con i restanti semi di coriandolo.
Coprite con carta di alluminio e cuocete così per 20 minuti in forno pre-riscaldato a 200 °C.
Lavate e asciugate le patatine, con la buccia, e  conditele con olio e sale.
Togliete l’alluminio dalla teglia e unite le patatine. Proseguite la cottura per altri 25-30 minuti, o finché le patatine e la pelle del galletto non saranno belle dorate e croccanti.
Nel frattempo, tritate finemente il coriandolo fresco con il pezzetto di  spicchio d’aglio rimasto e la scorza di limone. Mettete il trito in una ciotolina e allungate con un paio di cucchiai di olio.
Appena esce dal forno, versate qualche cucchiaiata di “gremolada” al coriandolo sui galletti e servite.
Per 2.

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11 commenti

Anonimo Maggio 8, 2013 - 8:42 am

Io e mia sorella,ancora oggi, alla nostra veneranda età ,davanti ad un pollo arrostito esclamiamo, come in una pubblicità di qualche anno fa'"un pollo!!!":siamo praticamente cresciute senza averne mai mangiato uno perchè a nostra madre non piaceva, lo sforzo massimo che poteva fare era, una volta ogni tanto, il pollo ripieno.Io sto cercando di recuperare e questa ricetta mi ispira assai anche perchè ho la mia bella piantina di coriandolo che produce tante foglie..un abbraccio
gabriella

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barbara toselli Maggio 8, 2013 - 9:31 am

me la ricordo quella pubblicità!
se hai il coriandolo fresco, vedrai che tra un po' inizierà a produrre dei fiorellini bianchi (il mio sta cominciando già) dai quali inizieranno a crescere delle micro palline verdi. Se le raccogli e le fai seccare, quelle sono in realtà i semi di coriandolo. Io infatti in questa ricetta ho usato proprio quelli!

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Zucchero e zenzero Maggio 8, 2013 - 4:55 pm

Ha un bellissimo aspetto il tuo galletto, altro che quelli tristi che di solito si trovano in vendita! Tutto sommato non cuoce per molto tempo, il che lo rende perfetto anche per le cene in settimana. Una coscia anche per me, grazie!
Buona serata!

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barbara toselli Maggio 8, 2013 - 7:17 pm

si, è un perfetto polletto da mercoledì sera!

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Francesca P. Maggio 8, 2013 - 7:03 pm

Sorrido. Io da piccola mangiavo solo la coscia del pollo (adesso ho "allargato" i gusti ma resta la mia parte preferita, guai a rubarmela!). E come te riesco a toccare cibi caldi con le mani, senza scompormi. Matteo mi guarda ogni volta stupito, soprattutto quando maneggio cose nel forno acceso, come fossi una fachira con un segreto nei polpastrelli. Stessa scena con le zuppe: lui soffia, le trova troppo bollenti, non riesce a mangiarle (al punto che d'inverno mi fa mettere il piatto fuori dalla finestra per qualche minuto, giuro) e io invece le ho quasi già finite… 😛

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barbara toselli Maggio 8, 2013 - 7:20 pm

io continuo a preferire la coscia, anche se a volte devo "cederla" e accontentarmi dell'ala o della sovra-coscia.. ma il petto del pollo arrosto non mi va proprio giù! per fortuna che in famiglia c'è chi mangia solo quello!
in genere quando preparo il tè e inizio a sorseggiarlo L. mi chiede "scotta?" e io "per te, si"… le affinità sono sempre di più!!

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Ilaria Maggio 9, 2013 - 12:27 pm

Ciao e complimenti per il blog, le foto sono eccezionali!!
Bellino questo pollo e chissa come è buono, in casa mia ci troviamo bene io coscia mio marito petto……
Ciao

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Ilaria Maggio 9, 2013 - 12:43 pm

….ho letto adesso che sei fotografa e specializzata in fotografia di cibo, e non c'era dubbio!!! Qualche dritta per una schiappa come me? premetto che la fotografia mi piace molto ma non ho molto tempo e di luci mi intendo proprio poco!!! anche se ho una bella reflex, forse se vedi il mio blog ti viene un po di compassione ed un consiglietto me lo dai!!!! ah ah ah

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barbara toselli Maggio 9, 2013 - 1:10 pm

Cara Ilaria, intanto grazie mille per i tuoi complimenti.
Se hai una reflex digitale è già un primo ottimo passo. Quello che posso consigliarti è, il prima possibile, di iniziare a scattare in modalità manuale, che sicuramente la tua macchina reflex ha. All'inizio ti sembrerà tutto impossibile e i primi risultati saranno probabilmente deludenti, ma è l'unico modo per imparare a gestire diaframma, tempi, luce ecc. e raggiungere il risultato che hai in mente.
Io personalmente, per le foto di food, utilizzo un cavalletto e un telecomando. Non ho la mano sufficientemente ferma e preferisco avere le mani libere per qualche aggiustamento last minute del set.
Ti consiglio intanto di seguire un piccolo corso (anche online) per capire meglio le basi della fotografia e cosa sono tempi, diaframma, focale, luce, esposizione ecc. ti aiuterà anche a prendere maggiore confidenza con la tua macchina e ad avere un maggiore controllo di tutti gli elementi nelle tue fotografie. Per il resto, il mio unico consiglio è quello di provare, provare, provare… con le reflex è facile, non devi sviluppare il rullino e vedi subito il risultato! Se poi hai delle domande più specifiche, fammi sapere!

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Martissima Maggio 10, 2013 - 6:26 am

un galletto dall'aspetto meraviglioso, per la salsina sorvolo per il coriandolo, mi piacciono molto i semi ma le foglie le uso in una minima dose giusto da sentire in lontananza il sapore……ma molto lontano ^_____^

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la signorina pici e castagne Maggio 10, 2013 - 7:11 am

giusto l' altra sera ho preparato il pollo con una salsa al coriandolo.. e mi viene da ridere, abbiamo per poco sfiorato il lunedì del banana bread :o))))))
io non sono ancora foderata d' amianto ma come mi scrisse una blogger qualche tempo fa ho il pelo sullo stomaco di un legionario.. eheh tuttavia ti invidio perchè a forza di soffiare sulle cose quando sono finalmente fredde io ho i capogiri come avessi gonfiato 20 palloncini.
W la primavera e W le erbette fresche che finalmente sono tornate in cucina!!
p.s.:oddio quanto chiacchiero ogni volta che ti scrivo…

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