La scorsa settimana sono andata in “gita premio” all’Emporio delle Spezie. Non so se avete presente il posto, oh voi che vivete nella capitale. Trattasi di microscopico negozietto nel cuore di Testaccio (uno dei miei quartieri preferiti della città), a due passi due dal nuovo mercato coperto in Via Galvani, un buchetto di pochi metri quadrati che consta di una vetrina e 3 pareti completamente ricoperte di scaffali, sui quali scaffali sono appoggiati centinaia e centinaia di barattoli con dentro ogni bendiddio… Spezie, frutta secca, erbe essiccate, tè aromatici, zuccheri, farine speciali, sali di ogni colore e provenienza, fin’anco bustine di plastica confezionate a mano con erbe aromatiche fresche. Un paradiso. La titolare, Laura, poi, è un vero e proprio luminare in materia, per ogni spezia (anche quelle veramente mai sentite nominare) mentre è lì che ti pesa il tuo sacchettino (con la bilancia come quelle di una volta, con i pesetti d’ottone) ti racconta vita morte e miracoli di quello che stai comprando e in quattro parole ti ha già dato almeno 10 idee su come utilizzarlo. Tra le tante spezie, e non solo, che ho riportato a casa quel giorno c’era anche la dukkah..
Quando Laura mi ha fatto annusare nel sacchettino, ha iniziato a spiegarmi cosa fosse e darmi qualche idea sui vari possibili utilizzi ma io, alla prima sniffatina, ho immediatamente pensato: patate arrosto! E non c’è stato verso, non sono stata in pace finché non le ho provate. E sapete che vi dico? Che mi sa che avevo ragione, perché su queste patatine arrosto la dukkah ci sta veramente come il cacio sui maccheroni: la morte sua.. La dukkah è un mix di spezie e frutta secca, in genere nocciole (ma anche pistacchi), semi di sesamo, coriandolo e cumino che vengono pestati grossolanamente e poi tostati dolcemente, processo che ne sprigiona e intensifica l’aromaticità aggiungendo quel tocco di tostato che lo rende anora più profumato. In Egitto, paese del quale è originaria, la dukkah viene semplicemente serviva come antipasto insieme a pane e olio: in pratica si puccia il pane nell’olio e poi si intinge in un piattino con la dukkah, e sono certa che anche così deve essere un antipasto tanto semplice quanto sorprendente. Credo proprio che questa sarà solo la prima di una delle tante ricette che sperimenterò con questo mix di spezie. Chiaramente questa miscela potete anche realizzarla molto facilmente a casa vostra, ma sarebbe un vero peccato, per chi può, privarsi di un giretto all’Emporio delle Spezie e comprarla già bella che pronta, no?
PATATINE NOVELLE AL FORNO CON DUKKAH
Ingredienti:
300 g di patatine novelle mignon
2-3 spicchi d’aglio con la buccia
olio e.v.o., sale, pepe
una decina di foglie di coriandolo fresco (o prezzemolo)
1 cucchiaio di dukkah Lavate bene le patatine con la buccia e asciugatele.
Conditele in una ciotola con olio, sale e pepe.
In una teglia coperta con carta forno, mettete 2 cucchiai d’olio e sistemate le patatine.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 200 °C per circa 30 minuti, mescolando ogni tanto, finché non saranno uniformememnte dorate.
Sfornate, condite con il coriandolo (o prezzemolo) fresco tritato finemente e unite la dukkah. Lasciate intiepidire e servite. Per 2 abbondante.
18 commenti
a me Fabio la prima volta fece mettere questa meraviglia nella zuppa di zucca…
amo quel posto, è magico.. così come anche loro lo sono.
Piero una volta mi disse: ok, compra L' ULTIMA e poi andiamo.. tanto non ti resta che portarti via pure i barattoli……
quando una ha il senso della misura…….. ecco.
bacio!
io Fabio non l'ho ancora conosciuto, ma tanto che te lo dico a fare, non sarà certamente questa l'ultima visita all'Emporio! capisco la sindrome da "senso della misura".. purtroppo per me ne è affetto anche mio marito, quindi in certi posti (tipo Volpetti..) gli è assolutamente VIETATO andare a fare la spesa da solo..
buon week end mia cara!
Penso che in un negozio così magico impazzirei: il problema? Per me Roma non è dietro l'angolo! 🙁 Mi tocca aspettare la prossima visita nella Capitale, nel frattempo posso solo immaginare quanto siano buone queste patate.
Buon weekend!
se ti capita di venire a Roma, questa è una tappa che non puoi assolutamente perdere!
comunque la dukkah è facilmente riproducibile in casa: metti nocciole tritate, semi di sesamo, semi di coriandolo e cumino pestati grossolanamente al mortaio (più o meno tutto nella stessa quantità) e fai tostare tutto lentamente in un pentolino antiaderente a fiamma bassa finché non inizi a sentire un profumino di tostato. Aggiungi un po' di sale e aspetti che sia freddo prima di metterlo in un barattolo. Facile, no? 😉
Facile ma molto goloso! Grazie mille! 🙂
Ok, mangerei un chilo di questa dukkah anche ora, e pure senza patate. Ora che ci penso anche senza pane e olio, solo così in purezza!
in effetti ha un profumo che ti verrebbe voglia di mangiarla col cucchiaino!
Che posto eccezionale! Mi sa che proverò a riprodurre la dukkah in casa, mi ispira molto 🙂
e fai bene perché ha un profumo eccezionale!
E' la prima volta che sento parlare della dukkah…grazie a te scopro sempre delle cosine originali! Mi sa tanto che queste patate erano proprio buone.
😉
ma all'emporio ci devi andare Elvy!
tu diventeresti pazza, lo so…
che meraviglia! Ormai sono due mesi che mi sono trasferita e ancora non sono riuscita a fare una gita all'Emporio, devo rimediare immediatamente!
chissà che buona questa spezia, sembra starci davvero divinamente con le patate arrosto!
ah beh, non è mai troppo tardi! e già che vai da quelle parti, è d'obbligo un giro al mercato di Testaccio, al banco di Emanuela dello Spaccio di Testaccio dentro allo stesso mercato, e magari una capatina da Volpetti (dove ti consiglio di entrare a stomaco pieno e comunque senza carta di credito.. è un posto pieno di insidiose tentazioni!)
confermo che con le patate arrosto ci sta proprio benissimo!
ohmmioddìo eccole
eccole! hai visto?
(certo, di contorno a un bel galletto arrosto invece che piluccate per merenda davanti al piccì ci starebbero meglio…)
La dukkah pura poesia per l'olfatto!!!!Come ti capisco, ormai passo all'emporio con una ricorrenza settimanale e poi andarci dopo il lavoro può essere rigenerante!Proverò anche sulle patate allora!;-)
Ho già voglia di tornarci… e la bilancia antica merita una foto! (oddio, conoscendomi scatterei un sacco di foto a tutto, eheh)
A proposito, il coriandolo fresco crea dipendenza, mica lo sapevo… 🙂
Io ho il mio compagno di Roma, quindi quale migliore occasione per farmici portare e fare un giretto in centro? Ti farò sapere ma già me lo immaginavo mentre ti leggevo, deve essere un posto magico. Mai sentita nominare questa dukkah, come tanti altri mix di spezie immagino, ma dopo il viaggio in Nepal mi son fatta una cultura, quanti odori, quanti ricordi!