Non amo molti dolci. Adoro il gelato, soprattutto quello alla nocciola. Anzi, ne vado davvero matta e sarei capace di mangiarmene una vaschetta da un chilo tutta da sola, purché sia di quello artigianale, fatto con ingredienti freschi, nocciole vere, meglio se tonde e gentili delle Langhe, morbido, voluttuoso, buono insomma. In linea di massima mi piacciono i dolci semplici, quelli fatti in casa con pochi classici ingredienti: farina, zucchero, uova, latte, burro.. Sono i dolci che mi ricordano la mia infanzia, quelli che preparavano la mia nonna e la mia mamma per la colazione e per la merenda, e quanti dei loro gesti rivedo oggi nei miei mentre li preparo ora nella mia cucina. Impastare gli ingredienti, stendere la frolla, sentire il profumo che dal forno avvolge tutta la casa e ti trasmette tranquillità e sicurezza, come qualcuno che ti sistema una coperta sulle spalle quando hai freddo. Qualche giorno fa, chiacchierando con un’amica con cui condividevo una situazione di impasse, di quelle in cui i sentimenti e i pesieri sembrano avvolti da una fitta nebbia in cui sembra difficile prendere qualsiasi decisione, le ho scritto in un messaggio “è una di quelle situazioni per cui mi metterei a fare una torta”. Perché preparare un semplice dolce è insieme una coccola e una certezza, su di me ha il potere di rimettere tutto a posto perché so che questi ingredienti, combinati con questi altri, daranno esattamente il risultato che mi aspetto, senza errori, senza sorprese. Non so come spiegarvelo, fare un dolce mi fa subito sentire meglio, riesce a districare in certi momenti la matassa dei miei sentimenti, come ritrovare la luce di casa in fondo al bosco fitto fitto di certi pensieri ingarbugliati..
E poi le ciliegie: esiste al mondo un frutto più simpatico e pratico delle ciliegie? Gli dai una bella sciacquatina e via: non si devono sbucciare, non ti sporchi le mani per mangiarle, te ne infili una manciata in un sacchettino, te le porti appresso e te le mangi dove vuoi. Dolci, succose, con quella vaga nota acidula sul finale, un frutto davvero delizioso che ha il solo difetto di durare troppo poco. La marmellata di ciliegie, poi, è quella che preferisco ma non la faccio quasi mai in casa, perché le ciliegie, una volta cotte, non rendono quasi nulla, per un barattolo di marmellata ci vogliono almeno almeno 1 chilo e mezzo di frutta fresca. Da snocciolare. Tutta. Una per una. Io, per fortuna, questa volta ho potuto contare sull’aiuto di un’assistente speciale, la mia mamma. E mentre io mi godevo, finalmente, un po’ di riposo nel mio primo giorno di spiagga, lei pazientemente si è snocciolata tutte le ciliegie al posto mio, e a me non è restato che passare a ritirarle sulla via di casa!
Comunque, per queste tortine qui, ce ne vogliono solo mezzo chilo (per 2 tortine medie o 4 piccole), quindi alla fine una ventina di minuti con l’attrezzo giusto ed è fatta. Io però vi consiglio di comprarne almeno il doppio perché, non so voi, ma io non riesco proprio a trattenermi e finisce che ne mangio una si e una no! Per due crostatine grandi come quelle che ho fatto io vi avanzerà un po’ di pasta frolla, ma non abbastanza per una terza (e comunque la composta non basterebbe) quindi gli scarti potrete impastarli velocemente, formare una piccola palla e surgelarla avvolta con pellicola trasparente, oppure utilizzarla per farci dei biscottini semplici ma deliziosi, come ho fatto io.
20 commenti
Ecco, a dire la verità io amo le ciliegie solo al naturale. Nei dolci non mi piacciono, né tantomeno sottoforma di marmellata.
Sono così buone al naturale che proprio non ce la faccio a resistere 🙂 però dai, a vedere queste tortine così belle mi viene voglia di provare! E se proprio non riuscissi…magari le sostituisco con le albicocche, che dici?
certo, le albicocche vanno benissimo. anche la composta di albicocche ha quel retrogustino acidulo che secondo me bilancia il dolce. diciamo che ci si può mettere una composta di qualsiasi frutto, io preferisco quelli che con una nota di acidità come albicocche, lamponi, ribes, mentre non amo le composte e le marmellate fatte con quella frutta che già al naturale è molto dolce, ad esempio le pere, le pesche e le fragole.
adorabili crostatine! con le ciliegie poi..e guarda com'è perfetta la frolla! quella che ho preparato io giorni fa è venuta fuori decisamente più bruttina… ma le crostate sanno tutte di casa, di infanzia, come hai detto anche tu… ed è questo che conta! l'effetto terapeutico è assicurato! un bacio e… buon lunedì!
Queste crostatine sono bellissime, e la griglia sopra perfetta.. una meraviglia!!
Bellissimo questo post. E' proprio vero il profumo della crostata che cuoce nel forno e che si espande per tutta la casa ti avvolge come un caldo abbraccio. Io quando mi sento un po' sola e magari con tanti pensieri che turbinano nella testa tolgo dal frigo il burro, le uova, setaccio la farina, prendo la spianatoia e incomincio ad impastare e piano piano i pensieri si distendono. Più tardi quando il profumo del dolce invade la casa mi sento finalmente rilassata. Quando la crostata si è raffreddata la metto in una scatola per dolci la chiudo con un bel nastro e grazie ad un pony express un po' speciale la faccio pervenire a mia figlia lontana, così quando la mattina si siederà a fare colazione penserà alla sua mamma e sentirà il profumo di casa.
che cosa meravigliosa! ti ringrazio davvero per questo bellissimo commento "anonimo", tua figlia è una persona davvero fortunata ad avere una mamma come te.
ci sono dolci poi che preparati dalla mamma hanno un altro sapore, non ce n'è.. e non è solo perché le mamme hanno sempre qualche piccolo segreto, ma l'amore che una mamma mette nel preparare un dolce per una figlia lontana è un ingrediente che non si può comprare in nessun supermercato..
Capisco bene le situazioni in cui ci si metterebbe a fare una torta solo per coccolarsi e per ritrovare qualche certezza.. Tutte le volte che sono in questo mood preparo la classica torta margherita. Giusto stamattina ho preparato uno smoothie alle ciliegie per colazione: io le adoro in tutti i modi ed è vero un peccato che durino così poco! Di solito le compro e le mangio così e raramente le uso in cucina, perchè sono sprovvista di denocciolatore e col coltellino è molto noioso da fare!
Certo che per delle crostatine come queste potrei fare un'eccezione, perchè sono favolose.
Buona settimana!
Questo post è bellissimo.
Sarà anche perché, chissà come mai, me lo sento addosso in ogni minima virgola… <3
Se adori il gelato alla nocciola come me, devi assolutamente assaggiare quello di "Beautiful", una gelateria siciliana che è vicino casa mia, in via Tagliamento… a mio parere fa la nocciola più buona del mondo, nessuno la imita o la batte… è speciale, veramente! Non ti dico poi se fai il frappè… provare per credere, quando vuoi! 🙂
Bello quello che hai scritto sul valore del "fare" i dolci, fare proprio nel senso di dare vita, plasmare… come sai non ho mai visto mia madre prepararli e sto scoprendo ora quanto possa essere rilassante e "rassicurante" (una parola che uso spesso per alcuni cibi, credo calzi a pennello) ritagliarmi spazio appena posso tra uova, farina, il rito di tagliare il burro a tocchettini su un tagliere azzurro e il forno…
E da bambina dicevo che volevo abitare in una casa con un grande giardino con un albero di ciliegie, quindi capirai quanto amo questo frutto… 🙂
per la gelateria Beautiful: affare fatto! ci dobbiamo organizzare al più presto, magari un gelatino post lavoro che sono più in zona (purché il gelato non mi venga servito da uno con la faccia di Ridge…)
rassicurante è un aggettivo che va benissimo col cibo, così come anche consolatorio (uno di quelli attualmente più in voga dalle mie parti!)
a presto Fra'!
Ma lo sai che hai proprio ragione!anche a me capita in cucina di recuperare 'un centro di gravità' quando attorno a me c'è frastuono e i pensieri sono turbine inarrestabili. Mi piace il tuo ripieno di ciliegie 🙂 buona settimana!
esatto.. cucinare mi fa sentire come dentro una bolla dove tutti i pensieri e le preoccupazioni non possono entrare.. buona settimana a te mia cara!
Ciao Barbara… adoro il farro e queste crostatine non possono che piacermi… devo rifarle..assolutamente!
baci
Ecco, appunto, io ci ho made marmelade. 14kg autoprodotti da snocciolare, dico e scrivo e sottolineo 14, me tapina e me poareta.
Per quanto riguarda l'impasse, inseguendo una libellula in un prato etc etc e gia' sai.
Reb.. 14 KILI!! ti stimo molto, sorella…
però dai che soddisfazione! io penso che farò così: ne produrrò mezzo barattolo alla volta.. marmellata usa e getta! abbracci profusi!
ah pensa che a casa mia succede il contrario: mamma fa la marmellata e io sul terrazzo a snocciolare cassette di ciliegie a non finire, che alla fine sembra io sia uscita da uno di quegli scontri "alla Tarantino" ricoperta di schizzi di…ciliegia!
Le crostate rustiche con la frutta fresca in cottura sanno di buono. Appena ho delle ciliegie sotto tiro ti rubo la ricetta!
Capisco i tuoi sentimenti nel fare i dolci. Sono gli stessi che provo io. E' una gioia inspiegabile!
Complimenti per la ricetta, mi ispira!
Un abbraccio
Justyna
Mia cara tu mi leggi nel pensiero… ho comprato giusto ieri dalla dolcissima Lela dello spaccio di Testaccio due tegliette proprio per la cherry pie!
Ne approfitto per provare la tua ricetta… 😉
Baci, Chiara
Τι όμορφη συνταγή ,πόσο γλυκά σχόλια! Οι ικανότητες των μαμάδων στην κουζίνα είναι μοναδικές !
Είχα κ' εγώ μια μαγική μαμά,αλλά την έχασα εδώ κ' 11χρόνια..Τα χέρια της έκαναν θαύματα!
Τώρα λοιπόν η κορούλα μου,που έχει πάει για σπουδές ,μου λεει πάντα πόσο αναπολεί τις συνταγές μου ,γιατί δεν μοιάζουν με κανέναν!!! Γελάω ,νομίζω ότι όλα εξαρτώνται απο την αγάπη της οικογένειας.Χαίρομαι που σας ανακάλυψα!
ευχαριστίες !