Ecco una cosa che ho preso sicuramente dalla mia mamma: quando scopro qualcosa che mi piace, vado letteralmente in fissa e ne produco in continuazione, fino a quando proprio uno non ne può più e allora smetto improvvisamente. Nel caso della mia mamma sono state, per fare un esempio, le melanzane sott’olio.
Era partita in un modo tutto sommato normale, molti anni fa quando sia io che mio fratello abitavamo ancora in casa: 4 melanzane affettate sottilmente, sbollentate in acqua e aceto, lasciate asciugare all’aria sui vassoi ricoperti di carta da cucina, poi sistemate ordinatamente e pressate in un paio di grossi vasi di vetro sterilizzati alternando aglio, origano, peperoncino e olio extravergine d’oliva. Poi si tappava il tutto e si faceva bollire per il sottovuoto. Dopo circa 2 settimane si ottenevano delle buonissime melanzane sott’olio fatte in casa, molto apprezzate e ideali per un antipastino sfizioso, per una bruschetta o da aggiungere in un panino goloso. E fin qui…
Poi la situazione è diventata fuori controllo. Visto che la famiglia aveva gradito, sono arrivate a casa nostra cassette intere di melanzane, ma chili e chili proprio… Vassoi di fettine di melanzane sbollentate stese ad asciugare OVUNQUE… una puzza di aceto dappertutto che ‘manco nella fabbrica della Saclà.. Vasi e vasi di melanzane che alla fine abbiamo regalato a tutti: parenti, vicini, colleghi, amici, amici degli amici.. Incontro ancora oggi ogni tanto qualcuno di cui nemmeno mi ricordo francamente più il nome che ancora si ricorda “ah! le favolose melanzane sott’olio della tua mamma.. che buone”. Poi.. il nulla. Mai più mangiata una melanzana sott’olio fatta dalla mia mamma per anni, che infatti alla fine quasi quasi ti verrebbe anche la voglia ma non osi chiedere più temendo la ricaduta nella produzione industriale.
Ebbene, mi sta capitando la stessa cosa con questo pestino qui. Va premesso innanzitutto che io amo i capperi in modo sconsiderato. Li infilo un po’ dappertutto: nei sughi, nei pomodorini per la bruschetta, nell’insalata, con la carne, sul pesce arrosto, nella caprese. Mi piacciono anche da mangiare così, nudi e crudi. Mi rendo conto, pur faticando a crederlo, che ci sono persone che non li amano affatto. Nel qual caso non posso proprio proporvi un’alternativa, ahimé. Al limite una sostituzione con olive verdi che però non sarà mai la stessa cosa.. Per tutti gli altri fan del “fior fiore delle Eolie”, non potete non provare questa cremina deliziosa. Ispirata da un barattolino di pesto di capperi scovato da Eataly qualche tempo fa, che naturalmente è finito nel mio carrellino all’istante, buono da morire, ma troppo caro e soprattutto troppo poco, in pratica barattolino aperto e spazzolato in una sera soltanto, spalmato sulle bruschette 😛 Gli ingredienti riportati sull’etichetta erano veramente molto basici, perciò potevo esimermi dal cimentarmi nella produzione casalinga? Il risultato, se mi permettete e molto modestamente, supera addirittura l’originale: un pesto cremosissimo, delicato ma al tempo stesso saporito, perfetto per le bruschette ma anche per condire una pasta, magari con l’aggiunta di un sughettino sciuè sciuè di pomodorini e basilico. A casa nostra se ne fa un uso decisamente smodato ultimamente, perciò ne produciamo una media di un barattolo a settimana per ora. Ma ho come la sensazione che la situazione potrebbe presto precipitare…
INGREDIENTI
140 g di capperi eoliani sotto sale
200 g circa di mandorle sbucciate e pelate
10 foglie di basilico,
un paio di rametti di origano fresco,
un bel ciuffo di prezzemolo
olio evo q.b.
pepe nero in grani macinato al momento (facoltativo)
PROCEDIMENTO
Per prima cosa bisogna dissalare molto bene i capperi. Nel mio caso, li ho sistemati in un colapasta con un contenitore sotto e li ho tenuti a bagno in acqua corrente leggermente calda per circa un'ora, svuotando ogni tanto l'acqua che veniva raccolta nella ciotola sottostante. Dovete assaggiarli e dovranno risultare appena salati, altrimenti rischierete di rovinare il pesto irrimediabilmente. Metteteli nel bicchiere di un frullatore con le foglie aromatiche, il pepe macinato, le mandorle e circa 1 tazzina da caffè di olio e.v.o. Frullate fino ad ottenere un composto omogeneo, se necessario aggiungete poco olio per volta fino ad ottenere una consistenza pastosa, simile ad un patè. Se dovesse risultare un filino salato ancora alla fine, non preoccupatevi perché dopo un paio di giorni di riposo diventerà perfettamente equilibrato. Mettetelo in un barattolo e coprite la superficie con un filo d'olio. Chiudete e lasciate riposare in frigo per almeno 24-48 ore prima di consumarlo.
29 commenti
mi vedo gia'con questo splendido pesto sulle bruschette!
grazie per lóttima idea
ciao
grazie Maia, se torni lunedì troverai la mia interpretazione bruschettosa di questo pesto!
🙂 bellissimo racconto!
Io ho fatto giusto ieri un pesto di pistacchi, pinole e mandorle…. ma è già finito 😉
quindi mi sa che mi butto a capofitto in cucina e provo la tua ricetta. Grazie!!
ciao Benedetta! buttati buttati.. sono sicura che ti piacerà!
a presto!
Trovo sempre un che di magico nelle tue proparazioni. Che dire di questo pesto se non… geniale. Davvero non resisterò a prepararlo al più presto.
E pensa che l'idea ti è venuta da Eataly … geniale. Devo ripetermi.
Bacioni
ma grazie, tu sei troppo gentile sai! in realtà è una cosa che faccio abbastanza spesso, cercare di ricavare le ricette da qualcosa che mi è piaciuto particolarmente sulla base degli ingredienti scritti sull'etichetta.. non sempre funziona, ma in questo caso assolutamente si!
Hahaha, bellissimo il tuo racconto! Comunque casomai tua madre dovesse ricominciare tienimi in considerazione. Come anche se la situazione a casa tua precipita e vi ritrovate con pesto di capperi ovunque. Insomma, tu mi scrivi e io ti mando il mio indirizzo 🙂
Ottima ricetta, grazie!
Claudia
LOL!!! guarda, se la situazione dovesse degenerare sarai la prima della lista!!
grazie mille Claudia
genio.
<3
molto molto carino sia il pesto che il racconto, in cui ritrovo tante cose…
PS quanto lo conservi il pesto in questione?
maite, che bello trovarti qui!
guarda, per ora non ha davvero resistito più di una settimana.. nel senso che lo abbiamo sempre finito prima!
comunque, considerando che non c'è formaggio all'interno, secondo me ben chiuso in un barattolo e coperto sempre da un filo d'olio secondo me in teoria almeno due o tre settimane in frigo ci dovrebbe durare.
Oh, sì, è splendido. Io lo faccio spesso, qui in Sicilia si trova ovunque ed è davvero un buonissimo sostituto al pesto ligure della mia terra che io adoro pestare a mano.
Elli
a mano! magari!! nella mia lista di regali per il compleanno c'è il mega mortaio per il pesto.. solo che mancano ancora un paio di mesi!!
ma senti Elli, secondo te posso trovare dei produttori che producano capperi "al natuale", né in salamoia né sotto sale? perché secondo me sarebbe addirituttura meglio per questo pesto, magari poi il sale uno lo aggiunge alla fine.. se ne conosci qualcuno mi fai sapere?
ma dici che si può usare con la pasta o solo sul pane abbrustolito?? dammi idee ti prego…che lo voglio assolutamente fare!!! <3
per il momento io l'ho sperimentato solo così, ma lo vedo benissimo anche come base sulla sfoglia o sulla pizza, o dentro a un panino, o mescolato al formaggio per un dip.. insomma basta farlo e provare a declinarlo come più ti piace.. io per ora preferisco la versione cucchiaino.. cioè mangiato direttamente dal barattolo..
Sono tornata dall'Italia carica di capperi, anche io li adoro…..il mio must sono nei peperoni, nel polpettone, nei calamari imbottiti….potrei continuare ancora per un pò! Buonissima serata mia cara
brava! nel ripieno dei calamari che idea stupenda! bene bene, sono contenta che siamo in tanti ad amare i capperi, io proprio non capisco quelli a cui non piacciono.. mah..
buona serata e buon week end anche a te cara Giulia!
Uh, ma che meraviglia! Il pesto di capperi non l'ho ancora scovato da Eataly, ma ora che ci penso è una vita che non ci vado (urge una gita!). Oltretutto ha un colore troppo bello, devo provarlo! E devo anche provare le melanzane sott'olio della tua mamma, senza spargere troppo la voce però 😛
PS: adoro quel barattolino! *_*
Buon weekend cara!
V
da Eataly lo trovi al reparto capperi, ce ne sono di diversi tipi anche con altri ingredienti (ad esempio i pomodori secchi), questo si chiama proprio solo pesto di capperi..
ma tu fattelo da te, no??
un abbraccio e buon week end anche a te!
Allora mia mamma ha la compulsione per i capperi sotto sale. Ha una pianta che ne produce tantissimi ogni anno e lei ogni anno li mette sotto sale. Quindi io invece dei barattoli di melanzane, ho barattoli pieni di capperi. Questa ricetta quindi casca proprio a fagiolo!!
Bellissime foto, come sempre!
Buon weekend!
Meravigliosa idea! Anche io adoro i capperi.. lo proverò!
Assolutamente da provare!
Assolutamente splendida e da provare, sono quelle cose salvacena quando si rincasa ad ore impossibili e strisciando dalla stanchezza…
Ciao, Tatiana
Ho ancora il jet lag da festival, ehehe… a quest'ora a volte cenavamo e vedere il tuo ottimo pesto (capperi e mandorle mi fanno felice) adesso mi ha (ri)aperto lo stomaco… che dici, scatta la spaghettata di mezzanotte? 😀
Mi hai fatto sorridere con il racconto delle "fissazioni" monotematiche a periodi… sono esperta… a casa mia succede anche con singoli prodotti, tipo la marmellata di marroni o lo yogurt alla rosa, per mesi interi non si riesce a stare senza e poi, di colpo, urge pausa… 🙂
uhhhhhh geniaccia!
so' rapida che qui "bord de mer" la rete va e viene come le onde.
ma il pestino me lo segno!
baci e ribaci!
Un pesto favoloso da provare quanto prima!! 🙂
ma io ADORO i capperi! li mangio così come hai detto tu, nudi e crudi, abbandonati sul piatto mezzo vuoto di una pizza napoletana.. mmm
Perfetto. Ho solo integrato con un paio di cucchiai di parmigiano reggiano per migliorare l ' amalgama.