“Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.” Ennio Flaiano
Teoricamente domani, 21 settembre, sarebbe il primo giorno d’autunno. Sarebbe a dire che oggi dovrebbe essere l’ultimo giorno d’estate. Anche se poi il caldo magari continuerà per qualche altra settimana, e potremo ancora indossare gonne senza calze e infilare i piedi ancora abbronzati nei sandali per qualche giorno ancora. Eppure in questo periodo mi prende comunque una strana malinconia. Amo tutte le stagioni (se ci fossero ancora!) ma l’estate è forse quella nella quale mi sento più me stessa e mi lascio trasportare da un vento leggero, ritrovando una certa spensieratezza. Perciò la fine dell’estate mi mette sempre un po’ di tristezza, una sensazione di nostalgia per quella “me” che rispunta fuori, come la bouganville, con il sole e il caldo e che mi piace più che in qualsiasi altro periodo dell’anno. Quella malinconica tenera che si prova alla fine di un bel viaggio, o di un grande amore, che ci hanno reso felici e che ci hanno fatto del bene e per questo li porteremo sempre nel cuore e li ricorderemo comunque con un sorriso. E quindi, nel tentativo di rimandare il più a lungo possibile questa sensazione, io domani mi rimetto le infradito e il costume e me ne vado in spiaggia, con il telo, il libro e l’ipod nella borsa di paglia, e continuerò, se non vi dispiace, acnora per un po’ a riproporvi quelli che sono stati i piatti di questa mia estate che sta per finire…
Quella di oggi è una ricetta veramente facilissima, ma che mi ha fatto “riconciliare” con questo piatto che in realtà prima non amavo moltissimo. Invece in questa versione queste alicette marinate sono state un po’ una rivelazione, più delicate di quello che ricordavo, forse perché la quantità di limone è mitigata dalla presenza del succo di lime, meno agre e più aromatico, e la presenza del finocchietto che è un’erba aromatica che amo molto, specialmente insieme al pesce azzurro. Sapori semplici e delicati, se volete potete anche aggiungere dell’aglio a fettine o della cipolla rossa di Tropea, ma io le preferisco così, in questa versione nella quale si sente comunque il profumo del mare senza essere sovrastato da altri gusti troppo forti. Fondamentale, che ve lo dico a fare, è la qualità e la freschezza della materia prima. Io in genere preferisco sceglierle intere e me le pulisco da me (mi riesce più facile controllare la freschezza delle alici in questo modo) ma se non avete voglia o tempo potete prenderle già spinate dal vostro pescivendolo di fiducia, perché chiaramente non essendo cotte devono essere freschissime e soprattutto devono essere state precedentemente passate nell’abbattitore di temperatura. Buon week end, ci si rivede in autunno :-/
10 commenti
Che bel post, mi ci riconosco in pieno! Grande Barbara, come sempre!
grazie Cecilia!
belle-issime. (e buone manco a dirlo).
me sfinita ti saluta (mi manchi a presto bebi ;))
anche tuuuuuu!! :*
olilà!ma lo sai che le alici marinate sono uno dei piatti preferiti?in genere sono l'antipastino assicurato di tutte le cene del mio compleanno perchè mi piacciono tanto tanto, insomma niente male ingannare la nuova stagione così!;-)
ma non dirmelo, a saperlo te le portavo da assaggiare domenica!
un bacione Laura, a presto!
Secondo me, quel finocchietto ci sta proprio bene. Si', si'!
ci sta alla grandissima, il finocchieto col pesce azzurro secondo me è la morte sua !
taaaanto buone!!! e sì, non è finita finchè non è finita! ohhh là!!
anch'io concordo con elvira, il finocchietto.. oh yes, ci sta eccome!
baci
Le alici marinate sono buonissime, anche se ci metto tanto di quel tempo a pulirle che alla fine la marinatura è sempre troppo breve perchè non resisto a non mangiarle il giorno stesso… lo sai che non pensavo si potessero conservare più giorni?
E' un piatto da fare ancora, anche se l'estate per me è proprio finita, quando arriva settembre inizio a desiderare la svolta, quella che ti accompagna verso l'inverno con un maglioncino di lana e con una copertina calda da stendere sul divano la sera…
Ciao, Tatiana