La sala da tè Babington’s a Piazza di Spagna è un mio posto del cuore. Fin da ragazzina, quando con le amiche andavamo “a fare una passeggiata in centro” dove per “centro” si intendeva fare su e giù per via del Corso e zone limitrofe, ogni volta che uscivamo dalla metropolitana e passavamo sotto la scalinata di Trinità dei Monti io mi fermavo sempre davanti alla vetrina, a sbirciare l’interno del locale da dietro il vetro, mi sembrava un posto elegantissimo e magico, con un fascino retrò che già allora esercitava una grandissima attrazione su quella che era solo una ragazzina di 15 anni che, pur sforzandosi di apparire moderna, mostrava già distintamente i primi segni della sua anima vintage.
Da grande poi ho realizzato il mio desiderio di “andare
a prendere un tè da Babington’s” in più di un’occasione. Qualche ricorrenza, un
appuntamento speciale, un’amica del cuore con cui condividere chiacchiere e confidenze davanti a una tazza di buon tè e piattino di dolcetti. Babington’s è un luogo da amare, senza riserve, dove la tradizione oggi ha assunto una connotazione più contemporanea.
Gestito dalla quarta generazione degli eredi di una delle due fondatrici, due giovani donne inglesi che nel 1893, investendo circa 100 sterline, si lanciarono nell’impresa di aprire una sala da tè e da lettura per la comunità anglosassone di Roma, oggi Babington’s ha saputo adattarsi alle esigenze della clientela più giovane e internazionale, proponendo anche piatti salati, favolosi brunch e colazioni all’inglese, il tutto in un ambiente raffinato, elegante ma confortevole, mantenendo intatta la tradizionale qualità e il servizio impeccabile, che sono un vero e proprio fiore all’occhiello di questa icona di Roma, una meta da non perdere per turisti e cittadini. Per non parlare dell’infinita selezione di tè nelle miscele più raffinate e profumate e degli accessori proposti nello shop del locale.
L’ultima volta che sono entrata da Babington’s, però, è stato
per un’occasione un po’ diversa. Sono stata invitata, infatti,
ad assistere ad uno show-cooking nel corso del quale la chef di pasticceria,
nella persona dell’energica e simpaticissima Francesca, ci ha svelato i segreti
del cake design.
Se seguite il mio blog da un po’ avrete notato che questa
tipologia di dolci non è esattamente di casa da queste parti, comunque è stata
una bella occasione per saperne di più su questo tipo di lavorazione e soprattutto
per dare una sbirciatina dietro le quinte (ovvero nelle cucine) di questo posto
incantevole. Francesca è un vero vulcano, ci ha trasmesso in poco meno di due ore
l’incredibile energia della sua passione per questo mestiere e, con grande
generosità, ci ha svelato molti trucchetti e una quantità di consigli e informazioni da
appuntarsi gelosamente.
Così, tra ingredienti a me fino a quel momento
completamente sconosciuti, pasta di zucchero da lavorare come la plastilina e da
colorare con polverine e gelatine magiche, mi è sembrato di tornare un po’
bambina, quando ci facevano fare a scuola i lavoretti per le Feste. Bisogna
dire che quello che nelle mani di Francesca sembra di una semplicità estrema
tanto facile poi non è. Noi ci siamo limitati a decorare dei biscotti e dei
cupcake in modo molto semplice, ma lei ogni giorno crea delle piccole opere d’arte
in pasta di zucchero che sono veramente dei capolavori, come la torta zucca che
in questo periodo trionfa nella vetrina principale del locale, mostruosamente
perfetta in ogni dettaglio.
Chiaramente Halloween è una tradizione che da Babington’s non
poteva non essere celebrata, in questo periodo infatti trovate dolcetti e cupcake decorati a tema, tutti uno
più bello dell’altro, inarrivabili per le mie scarse qualità di pasticcera e di
decoratrice. Nel mio piccolo, mi sono portata a casa (proprio come i famosi lavoretti delle elementari) la mia personale produzione realizzata grazie ai consigli preziosi della chef Francesca. E se ci sono riuscita io, potete farlo
anche voi!
5 commenti
Non ci sono mai stata, ma adesso mi hai incuriosito.
Grazie del suggerimento!!!
Ma che bello questo post!
Manco da Babington's da troppo tempo e tu mi hai fatto venire voglia di tornarci. Brava, bellissima atmosfera.
Marta
Mi hai incuriosita in merito ad un angolino di Roma che non ho mai notato… quanto l'ho girata, quante volte ci sono stata per lavoro (e odiata solo per questo)… sarebbe una bella occasione per scoprirla sotto un'ottica diversa e riamarla come la amavo ai tempi delle gite scolastiche!
Ciao, Tatiana
curioso.. davvero. bel post
Anch'io manco da Babington's da un po'.L'atmosfera è splendida, peccato che sia davvero molto caro!