Mi scuso in anticipo, il post di oggi e particolarmente logorroico e ad alto contenuto sentimentale. Ma si dà il caso che oggi sia un anno esatto dal primo post di questo blog. Ed è un giorno che non è capitato per caso. Ho scelto di aprire Pane&Burro, esattamente un anno fa, proprio il 29 novembre. Perché il 29 novembre era il compleanno di mia nonna Paola, la persona che per prima mi ha trasmesso la passione per la buona cucina, oltre alla maggior parte dei valori e dei sentimenti con cui sono cresciuta.
Mia nonna Paola era una persona rara. Una donna coraggiosamente tenace, immensamente dolce, pragmatica e determinata, raffinata ed elegante, moderna (anzi, direi all’avanguardia) per i suoi tempi. Impeccabile, coi suoi capelli sempre in ordine e le collane di perle, ha condotto la sua vita come il comandante al timone di una nave che affronta coraggiosamente il mare ogni giorno, quel mare che a volte è tormentato e tempestoso, a volte placido e immenso; così è stata la sua avventura. Amava la vita e il mare, quel mare che vedeva da ogni angolo della sua casa, dall’alto di quelle rocce a strapiombo sulle acque turchesi di Eze, con quel profumo intenso di resina e rosmarino scaldati dal sole che pervadeva ogni stanza d’estate, mescolandosi all’odore acre dell’acqua ragia che proveniva dallo studio di Arduino, il suo compagno, che noi nipoti chiamavamo “nonno Maestro”, anche se sapevamo che non era il nostro vero nonno, ma per noi questo non faceva alcuna differenza.
Mia nonna Paola mi ha insegnato che l’amore non ha stagioni né età, l’amore ti sorprende e ti cambia la vita quando meno te lo aspetti, quando ci avevi rinnunciato, basta lasciare aperta la porta del cuore e saper riconoscere quel vento leggero quando ti soffia tra i capelli, quello dell’amore inatteso, quello a cui la maggior parte delle persone volterrebbe le spalle, per paura, per diffidenza, perché non si fida più degli altri.
Ma lei no, nonostante la vita e l’amore l’avessero messa a dura prova, quando ha incontrato Arduino, in un’età ma soprattutto in un’epoca in cui una donna con tre figli grandi si sarebbe tirata indietro, lei l’amore lo ha riconosciuto in quell’uomo piccolo e testardo, dalla scorza spessa e dal carattere difficile, che aveva la magia dell’arte nelle mani e nel cuore. Un cuore pieno di tenerezza che lei ha saputo vedere oltre le apparenze.
Si alzava sempre presto la mattina e, quando passavamo l’estate da loro, preparava la colazione per tutti prima che noi ci svegliassimo, metteva il latte caldo e il caffè in due grandi thermos colorati, la tavola apparecchiata nel grande salone, sotto le finestre che guardavano il mare, con le tazze capovolte, la torta, i croissant ancora caldi nel cestino. Indossava il suo costume intero e scendeva verso il mare, con il telo e le scarpette di gomma nella sua piccola borsa di paglia, attraversava la ferrovia, raccoglieva i capelli in una buffa cuffietta di gomma bianca, ricoperta di enormi margherite, col cinturino che le passava sotto il mento, incorniciando il suo bel viso ancora tondo e teso, nonostante l’età, sul quale il tempo aveva generosamente lasciato poche tracce, e si immergeva per lunghe nuotate, abbandonandosi e rigenerandosi in quell’acqua limpida e fresca del mare al mattino.
Amava l’arte e gli artisti, i mobili antichi, le belle case, gli abiti elegantemente sobri, le poesie di Prèvert e le canzoni di Edith Piaf, il mare, la maggiorana e i croissant, ma soprattutto amava cucinare. L’amore per la cucina me lo ha trasmesso lei, in tutte quelle volte che preparava un dolce o uno dei suoi incredibili piatti, raccontandomi aneddoti meravigliosi sulla sua vita e sulle persone straordinarie che aveva conosciuto. Io la ascoltavo estasiata, con gli occhioni spalancati, le guance abbronzate tutte sporche di farina, e le manine impiastrate di pasta frolla. Ha vissuto a lungo, ma non abbastanza, purtroppo, perché potesse vedere la donna che sono oggi, e quanto di lei rivedo in me stessa, in ogni gesto. E non passa giorno in cui il mio pensiero, per qualche motivo, non voli a lei e, nonostante sia passato molto tempo da quando lei non c’è più, il suono della sua inconfondibile risata riecheggia ancora immutato nella mia mente.
Parlando di anniversari, poco più di un mese fa, con la mia famiglia abbiamo fatto un viaggio emozionante, con i miei genitori e mio fratello, insieme come non capitava da… boh? forse da quando avevo 14 anni, da quando mio fratello (maggiore di me di 4 anni) ha cominciato ad andare in vacanza per conto suo, con i suoi amici, lo zaino e il sacco a pelo sulle spalle e ciao. E l’occasione di questo viaggio, pieno di emozioni e di ricordi, è stata appunto un altro anniversario, il cinquantesimo di matrimonio dei miei genitori. E la destinazione è stata proprio Eze, per andare a rivedere la casa dove Paola e Arduino vissero anni di indimenticabile amore.
Non riesco a descrivere l’emozione e la commozione che ho provato nel tornare in questi luoghi dopo 33 anni, nel rivedere la casa (che il gentilissimo attuale proprietario ci ha fatto visitare) un po’ invecchiata, decisamente meno splendida di come era stata ai tempi in cui ci vivevano loro ma soprattutto molto più piccola di come i miei occhi di bambina l’avevano impressa nella memoria. Quello che è rimasto immutato è sicuramente l’impagabile vista sulla baia di Eze, che si gode da ogni angolo della casa, e l’odore inconfondibile dei pini e delle piante selvatiche che crescono su queste rocce. E girando nelle stanze, che ora sono state completamente rivoluzionate dai nuovi inquilini, tutti noi abbiamo avuto la netta sensazione, attraversando quello che fu lo studio del “nonno Maestro”, di sentire ancora nell’aria l’odore di acqua ragia e dei colori a olio che utilizzava per dipingere, come se fosse venuto incontro a salutarci. Il delizioso signor Jean Louis che ora vive lì, da quasi 30 anni, con sua moglie, ci ha ringraziato per l’inattesa sorpresa della nostra visita scrivendoci, qualche giorno dopo, “votre visite et les photos que vous m’avez envoyées ont soudainement donné une âme à cette villa comme si elle était guérie d’une longue amnésie…” (..la vostra visita e le fotografie che mi avete manadto hanno improvvisamente ridato un’anima a questa villa, come se fosse guarita da una lunga amnesia..) e io sono felice di sapere che in questa casa abitano oggi persone così dispobinili e sensibili. Non poteva essere che così. Le foto che vedete non rendono giustizia alla bellezza di questi luoghi, soprattutto a causa delle condizioni del tempo che non sono state delle migliori. E siccome questo è pur sempre un blog di cucina, da oggi e per qualche giorno vi proporrò alcune delle ricette tipiche di questa zona che abbiamo assaggiato nei gioni di questo indimenticabile viaggio.
A cominciare da quella di oggi, la “Scarcella”, una ricetta d’amore che Nonna Paola ha inventato per Arduino, sulla base del suo racconto di questo dolce tipico dei luoghi in cui era stato bambino, che la mattina si mangiava inzuppato nel latte per la colazione. La nonna provò e riprovò a fare questo dolce per lui, senza averlo mai assaggiato, finché non arrivò a questa ricetta che lui riconobbe come la più simile all’originale. E questa è la torta della mia infanzia, di tutte quelle estati passate da lei, questa torta non mancava mai sulla tavola della colazione e, appena stava per finire, lei ne preparava subito un’altra. Si tratta di una torta molto compatta e asciutta, perfetta se vi piace inzuppare qualcosa nel vostro latte del mattino. Difficilmente, per la sua consistenza, può essere mangiata diversamente. Se amate questi dolci, allora è la ricetta che fa per voi.
500 g di farina 00
Buon anniversario a me e buon compleanno a te, ovunque tu sia.
40 commenti
Mi sono emozionato realmente ho i brividi sulle guance e fatico a scrivere grazie barbara <3
Marcello
caro caro caro caro..
Marcello, ti abbraccio anche qui..
Che belle parole…purtroppo non ho mai avuto un legame così con le mie nonne e ammetto che mi è mancato molto, credo sia un legame unico e speciale diverso da qualsiasi altro!!
Buon compleanno a questo fantastico Blog, ti leggo sempre e mi trasmetti grande tranquillità e serenità, grazie!!
Lucia
grazie Lucia! è vero, sono stata molto fortunata, mia nonna era davvero un'inesauribile fonte di ispirazione (e lo è ancora..)
oggi le parole sono molto più emozionanti delle fote..
Sai che uno dei nostri sogni,mio e di mio maritoè proprio quello di ritiraci un giorno, quando avremo i capelli bianchi, proprio in quei posti..
grazie per condividere tutto questo amore con noi.
gabriella
gabriella, grazie.. e sì, quelli sono veramente posti meravigliosi (anche se ora è diventato piuttosto proibitivo vivere da quelle parti..) ed erano i luoghi di origine della famiglia di mia nonna perciò sono doppiamente legata a queste terre. sono posti veramente un po' magici..
Barbara, tu sai bene quanto amo questo tuo spazio e questo post…questo qui …proprio questo questo….e' il mio preferito. Baci.
elvira cara.. un bacio anche a te!
Non riesco a scrivere tutto ciò che mi passa per la testa dopo aver finito di leggere.
Magico, è il solo aggettivo che viene fuori, ma non è tutto … credimi.
martina, grazie di cuore.. :*
Sono senza parole.. Questo post è bellissimo, ricco di ricordi e di sentimenti.
Tanti auguri cara Barbara 🙂
V
oh grazie! in fondo oggi è anche un po' la mia festa!
a me viene da piangere ma sono in un luogo dove se scoppiassi in lacrime mi farebbero mille domande a acui non gìvoglio rispondere. perciò scrivo qui e poi corro in bagno.
non voglio scrivere troppo (come al mio solito), non voglio rovinare la bellezza delle tue parole, delle tue foto, di quei ricordi che hai condiviso e che sembrano così.. reali. anche per me.
il tuo post più bello di sempre.da sempre.
serena, a me oggi mi avete fatto piangere un po' tutti con i vostri commenti! i ricordi sono un po' un'arma a doppio taglio, ti fanno sorridere con la loro dolcezza ma poi ti fanno anche venire tanta malinconia.. un abbraccio fortissimo..
Adoro! il post, i sentimenti, i racconti, i posti (che riconosco bene, andando spesso, e le tue foto trasmettono bene la sensazione calma di mare d'autunno ). Quel che adoro di più – la tua capacità. Per tutto. che dire – bello, anzi, stupendo.
Tanti auguri!
gelmina, grazie! se conosci i luoghi sai di che meraviglia di posti si parla.. noi ce li abbiamo nel cuore proprio…
Ho letto il post questa mattina e l'ho riletto adesso, prima di commentare… la sensazione che mi ha comunicato è di affetto grandissimo, puro e assoluto, di qualcosa di incredibile che lei ha trasmesso a te, con cui sei cresciuta, che ti ha formato e che ti sorreggerà sempre.
Aver avuto una nonna così e custodire questi ricordi è la cosa più preziosa che ci sia. Un punto fermo importantissimo, che il tempo non distrugge e anzi valorizza. Perchè giorno dopo giorno ci si sente fortunati ad avere avuto in famiglia una persona simile, un modello, un esempio, una presenza di riferimento… e quella sua foto, meravigliosamente vintage, è davvero emozionante. Il suo sorriso dolcissimo parla.
In più c'è la magia della Francia e di Eze, di questo posto che sorvola tutto e sembra un rifugio dell'anima, chi c'è stato lo sa…
Non potevi festeggiare un anno di blog in modo migliore. Cioè con il cuore. Aperto.
ps: sento che quelle frasi sull'amore siano quanto mai VERE per te, oggi…
Francesca, come hai ragione. E tu che conosci anche qualche particolare in più sulla storia tra me e L. sai bene quanto io creda all'amore inatteso, che arriva quando meno te l'aspetti..
grazie per le tue bellissime parole..
ragazzi, davvero dal profondo del cuore vi ringrazio per i vostri dolcissimi commenti. sono davvero sinceramente commossa, non so se ho usato più fazzolettini nello scrivere il post di oggi o nel leggere il vostro affetto attraverso i vostri commenti…
aprire questo blog un anno fa è stata una delle cose migliori che io abbia mai fatto, lei ne sarebbe stata entusiasta, per me è stato l'inizio di un viaggio meraviglioso, in qualche modo anche un po' dentro di me.. proprio qualche giorno fa commentavo con uno di voi il fatto che io mi ricordi praticamente quasi tutto (finché la materia grigia mi assiste!) e di come questo possa essere a volte un grande pregio ma anche un grande difetto. e questa persona, che ho incontrato "virtualmente" proprio grazie a queste pagine, ma la cui vicinanza e affinità è tutt'altro che virtuale, mi ha risposto che i ricordi sono una forza. sempre. e io non potrei essere più d'accordo con lei.
grazie a voi!
sciogli il mio (finto) cuore di pietra. e lo sai, perchè.
tvb.
lo so. e anche tu.
:*
meravigliosa ricetta, vera e autentica, ma soprattutto pelle d'oca per il racconto e i sentimenti messi in gioco. Auguri per questo primo meraviglioso anno!
grazie infinite Giulia!
Che bella la tua nonna deve essre stata, e i ricordi che ti ha lasciato sono uno di quei tesori preziosi e indimenticabili. Il dolce è proprio come piace a me.
Grazie Lara, si lei era veramente una persona straordinaria. Non ho mai conosciuto nessun altro che abbia vissuto così intensamente la propria vita come lei, soprattutto considerando i tempi in cui è vissuta. Grazie infinite. Il dolce provalo, ma mi raccomando devi usare un burro veramente molto buono perché deve lasciare un buon sapore che si deve sentire (io consiglio un buon burro bavarese). a presto!
Ti scopro oggi grazie a babs e mi emoziono nel leggere questi tuoi intimi ricordi. Tanti auguri al tuo blog ed alla tua meravigliosa nonna, è anche grazie a lei, al suo cuore ed al suo coraggio se oggi siamo più libere di allora di amare ed essere felici ad ogni età della nostra vita. Un abbraccio. Alice
grazie Alice, benvenuta qui da me! rispondo con qualche giorno di ritardo e ancora molta emozione nel leggere i vostri commenti.. grazie di cuore
Grazie per aver vivificato questi tuoi ricordi in maniera così meravigliosa e per averli condivisi. Mi hai fatto immergere per 10 minuti in un'atmosfera di pace, vita, forza e dolcezza.
Felice di averti scoperta, ti auguro un buon anniversario e tutto il meglio per il futuro di questo splendido progetto!
non posso che essere io a ringraziare te e tutti voi per questa grandissima dimostrazione d'affetto! tutto quello che dici è proprio così, amore per la vita, forza e dolcezza erano esattamente le sue caratteristiche e sono felicissima che siano arrivate anche a voi che non l'avete conosciuta.
grazie….
grazie, a te
Barbarella, che sorpresa!Arrivo in ritardo ma col desiderio di esserci: qui dentro, in questo post o se possibile nella cucina di nonna Paola, ti va?Rubiamo una fetta di Scarcella e giriamo un po' per la casa, mi fai vedere lo studio di Arduino, respiriamo il sentore dell'acqua ragia nell'aria, poi scegliamo una finestra vista mare e da lì mi racconti un po' di questa storia d'amore 🙂 Le case felici esistono e in genere restano 'felici' anche quando non c'è più chi le ha rese tali e poi ci sono le storie d'amore che a mio avviso sono emozionanti soprattutto se determinate dall'incontro di due persone rare e speciali come lo sono state Paola e Arduino. Il merito di queste persone non è solo nella felicità che sono riuscite a raggiungere insieme, ma anche nell'esempio che sono stati capaci di dare a chi li circondava. E se tu sei riuscita a trovare il tuo amore e a riconoscerlo subito e a non fartelo scappare secondo me Paola e Arduino hanno più di un merito!Un bacio forte!
Laura, cara.. ci ho messo qualche giorno a rispondere agli ultimi commenti su questo post che mi vengo a rileggere ogni tanto perché veramente tutti mi avete scaldato il cuore in un giorno felice ma anche pieno di una morbida malinconia.. tu mia nonna Paola l'avresti adorata, letteralmente. ti abbraccio forte
dolcissima tu e grande donna la tua nonna. Auguri a entrambe!
grazie chiara, voi siete stati tutti di una dolcezza e di una delicatezza infinita…
Un post in cui l'amore si respira, quasi si può toccare.
E Dio solo sa quanto ce ne sia bisogno, ora, qui, per tutti.
Bellissimo, non dico altro.
grazie Giulietta, il tuo commento è bellissimo..
Non si fa così, no eh. Farmi scendere i lacrimoni mentre sto in ufficio, circondato da estranei. E' la "ricetta" più bella che ho letto, senza se e senza ma, grazie.
grazie a te, Anonimo..
Cara dolce Barbarina, il privilegio e la fortuna di conoscerti profondamente mi dà gioia e infonde in me un sentimento sull'amicizia che vorrei fosse universalmente esteso a molti di noi …
Il desiderio e l'augurio è invitare tutte le persone care, dotate di sensibilità nel cuore e nella mente, a gestire i propri momenti "grigi" della nostra complessa esistenza, con l’amore e lo stile con cui descrivi i tuoi ricordi, vivi il tuo presente e immagini il tuo futuro il tutto sotto la lente di una particolare regia che ci fa immaginare che tutto si può realizzare: sogni, desideri e progetti!
Grazie di essere vicina a tanti di noi!
Ti voglio bene Barbarina!
Sabri