primo secondo e contorno cucinando un unico piatto e spendendo meno di 10 Euro.
Impossibile? Non secondo la mia mamma, che è da sempre la regina indiscussa dell’economia
domestica. Io che cerco di barcamenarmi tra lavoro, traffico, blog, tutta una serie di lavori extra collaterali, una casa e una famiglia allargata, non so nemmeno quanto costa un litro di latte. Mia mamma invece è una vera esperta dell’arte
del fare la spesa, non solo è aggiornatissima sui prezzi di mercato di praticamente qualsiasi prodotto in commercio, ma sa esattamente dove acquistare i prodotti migliori ai prezzi migliori, attività che prevede, ahimé, una specie di pellegrinaggio tra un paio di mercati, due tre supermercati e qualche discount. Ma soprattutto l’arte nella quale mia madre è insuperabile è da sempre quella del saper cucinare piatti indimenticabili anche con
gli ingredienti più umili ed economici (un giorno vi dovrò parlare della sua versione imbattibile della carne alla “pizzaiola”)
Io e mio fratello siamo stati fortunati perché mia mamma si è sempre dedicata amorevolmente alla famiglia e
alla casa, con una capacità ormai rara di far quadrare i conti senza farci mai mancare
quello di cui avevamo bisogno e soprattutto cucinando veramente di tutto abituandoci, fin da piccolissimi, ad una curiosità e ad una varietà di gusto che è alla base della mia formazione culinaria e che, purtroppo, oggi faccio
veramente fatica a riscontrare nelle nuove generazioni. Sarà che quando eravamo
ragazzini noi c’era poco da far storie, quello che c’èra si mangiava, anche se devo riconoscere che a casa notra non è mai stato un gran sacrificio perché mia mamma ha sempre cucinato benissimo, soprattutto utilizzando esclusivamente prodotti freschi e di stagione (che costano meno e sono più buoni). Niente quattro salti in padella, niente pizze scongelate, niente fast
food e merendine. Noi siamo cresciuti mangiando verdure fresche che mia mamma passava mattinate intere a mondare e cucinare, focacce fatte
in casa, crostate di marmellata e la salsa di pomodori preparata d’estate da consumare durante l’inverno. Mi sembra quindi doveroso condividere con voi anche alcuni dei piatti con cui sono cresciuta e che si cucinano ancora, regolarmente, anche a casa nostra. A partire dalla ricetta di oggi che è, dunque, uno spezzatino, di vitella, fatto come lo fa la mia mamma, con le patate, le carote e il sedano. Cotto lentamente fino a quando le patate, che in parte si disfano nel fondo di cottura, non formano un intingolo leggermente cremoso. Con questo sughettino qui, di cui vi posso solo lasciar immaginare il sapore (almeno finché non lo avrete provato!) mia mamma ci condiva anche la pasta, di solito i rigatoni, aggiungendo l’immancabile pezzetto di burro e tanto parmigiano. E lo spezzatino con tutte le sue verdurine facevano da secondo e contorno. Ancora oggi lo cucino spesso, si prepara in un attimo e in un’oretta e mezza o poco più di cottura avrete risolto la cena per tutta la famiglia.
LO SPEZZATINO DI VITELLA come lo fa la mia mamma
1 kg di spezzatino di vitella
3-4 patate
4 carote
4 costole di sedano
4-5 cucchiai di passata di pomodoro (*)
un ciuffo di prezzemolo
un pezzetto di peperoncino
olio e.v.o., sale, acqua
In una pentola piuttosto grande (potete farlo anche in quella a pressione) fate scaldare 2 cucchiai d’olio e rosolate bene la carne da tutti i lati.
Nel frattempo, pelate le patate e tagliatele a pezzi grossi. Sbucciate le carote e mondate il sedano e tagliate entrambi a rondelle non troppo sottili. Quando la carne sarà ben rosolata, unite le verdure e fate insaporire per qualche minuto, mescolando. Aggiungete il pomodoro, il peperoncino, il prezzemolo tritato (tenendone un po’ per la decorazione), regolate di sale e fate cuocere per qualche minuto.
Aggiungete acqua quanto basta, più o meno ad arrivare a filo con la carne, ma senza coprirla. Chiudete con un coperchio e fate cuocere a fiamma moderata per circa 1 ora e 1/2, mescolando di tanto in tanto o finché la carne non risulterà tenerissima e le patate non si saranno in parte sfaldate (se lo fate in pentola a pressione, calcolate circa 40-45 minuti dal fischio). Ultimate con una spolverata di prezzemolo tritato fresco e servite.
Per condire la pasta, raccogliete un po’ di sughino dello spezzatino (va benissimo se ci finiscono dentro qualche pezzettino di verdura e qualche pezzetto di carne), lessate la pasta (consiglio rigatoni o sedanini), conditela con il sughetto e un pezzetto di burro e abbondante parmigiano grattugiato.
(*) a casa nostra non si compra la passata di pomodoro, si apre una scatola di pelati e si frullano per ottenere una passata. Insegnamento della mia mamma, che dice sempre “almeno nei pelati i pomodori li vedi e sai cosa c’è davvero nella passata!”
18 commenti
mi sento una delle responsabili dello spezzatino : )) che vuoi, non amo i contest in generale ma l' MTC non è un contest vero e proprio, ergo, è l' unica cosa a cui partecipo più che volentieri! questo per dirti che credo bene all' invasione di spezzatini vari nel web..
questo della tua mamma dev' essere buono parecchio e quel sughino che si intravede nella cocotte mi fa andare con la mente dritta dritta ad un bel pezzo di pane con la mollica compatta con cui fare la scarpetta : )))
infatti sei responsabile di avermi fatto ricordare che avevo una ricetta bella pronta da postare (che di 'sti tempi non è mica poco!) il sughino è decisamente abbondante, sia per la pasta che per una diolabenedica scarpetta come si deve!
Coincidenza? Proprio sabato sera ho mangiato la "blanquette de veau" e le due ricette si assomigliano tantissimo, se non fosse che in quella francese si aggiunge alla fine una barca di panna liquida (what else?), un tuorlo e succo di limone. Provero' la versione italiana al più presto, più semplice e meno pesante, non trovi? Un abbraccio e buon mercoledì a te!
et bien, anche la blanquette de veau però ha il suo perché.. io ne faccio una versione un po' più light, infarinando per benino i bocconcini di carne e aggiungendo latte intero al posto della panna, certo la panna è la panna ma così si può mangiare un po' più spesso..
Lo spezzatino è uno di quei piatti che fanno casa. A casa mia è tra i piatti della domenica: si imbastisce al mattino e si lascia cuocere fino all'ora di pranzo e in cottura infonde in casa profumo di buono e di vecchi ricordi 🙂 La versione della mia mamma è molto simile alla tua, ma non avevo mai pensato di condire la pasta con il sughetto! Di solito ce lo pappiamo tutto con il pane 😉
V
assolutamente si! anche io infatti lo preparo molto spesso la domenica ed è perfetto soprattutto adesso che fa freddino! io ne faccio sempre in abbondanza che poi se avanza riscaldato è forse anche migliore!
Favoloso questo spezzatino, c'è un piatto simile che nasce in un contesto diverso sebbene indietro nel tempo di Trieste "la calandraca" però la carne usualmente è già lessata come una ricetta di riciclo il resto ci sta uguale. Se sei curiosa e passi da me la trovi e anche la storia di questo nome.
Preso nota della tua grazie.
Siamo collegate su Face ma qui con trovo nulla per aggiungermi.
Un saluto e buona giornata
Edvige (su Face Gisella Edvige….)
e me la vado a cercare si questa calandraca! mi hai incuriosita! a roma si fa una cosa simile con gli avanzi di bollito che si chiama "alla picchiapò", ora mi vado a vedere la tua!
qui sul blog a parte iscriversi via email per ricevere gli aggiornamenti penso che si possa solo aggiungere ai blog da seguire se hai un account blogger. ma non sono molto esperta.. comunque sulla pagina FB del blog io metto sempre gli aggiornamenti delle nuove ricette. a presto cara!
Eh si lo spezzatino imperversa e so bene di chi è la colpa :))
In questi tre giorni mi sto facendo una gran cultura in materia e a fine mese io e mia sorella saremo delle grandi esperte. Mia mamma applica lo stesso principio della tua per gli ossibuchi, il loro sughetto viene riciclato come condimento per la pasta. Mi piace la tua versione casalinga e appunto l'idea di poter mettere insieme un pasto completa con pochi ingredienti. un abbraccio
Chiara
ecco di chi era la colpa anzi, il merito, di aver fatto uscire dai cassetti tante ricette gustosissime, semplici e facili che altrimenti sarebbero rimaste solo nelle nostre cucine! che tante volte pensiamo che una ricetta che per noi è veramente di uso quotidiano, fino a ritenerla anche un po' banale, non meriti di avere un suo spazio sul blog e invece sai che c'è? che ci vogliono anche queste ricette qui, che non è mica sempre vero che l'ingrediente introvabile e l'accostamento improbabile fanno un piatto più interessante di un altro. la condivisione anche (ma forse soprattutto) delle ricette della propria tradizione familiare secondo me sono un valore aggiunto e, in genere, quelle che preferisco leggere e provare, non trovi? un abbraccio!
Ma io la tua mamma la adovissimo, e non solo perche' ha sfornato questo po' po' di figlia qui.
Dille che anche qui, da quando s'e' smesso di conservare furiosamente, i pelati li si frulla col sempre mai abbastanza sia lodato attrezzino minipimeroso (che, come diceva de crescenzo,mica son pomodori che abbiam conosciuto di persona).
ps: solo tu potevi render grazioso uno spezzatino, solo tu
mia Reb! l'attrezzino minimiperoso non solo sempre sia lodato ma pure benedetto! il premio nobel degli attrezzini di cucina gli dovevano dare al signor minipimer 🙂 io della passata non mi sono mai fidata, vai a sapere che pomodori ci vanno a finire dentro.. io il pomodoro lo voglio conoscere di persona prima di frullaro!
Grazie mille! Questa ricetta casca proprio nel momento giusto dato che stavo cercando una ricetta simile ad un piatto che ho mangiato al ristorante qualche settimana fa. Il piatto era molto simile a questo spezzatino con l'aggiunta di polenta oltre che di patate! Una bontà!
Le ricette di mamme e nonne sono sempre impareggiabili e insostituibili e sono anche un patrimonio sacro che spesso custodiamo gelosamente, invece tu hai deciso di condividerlo con noi! Grazie! Un bacio
Ecco qua uno dei meravigliosi piatti della mia infanzia, quando i soldini erano sempre tirati (e ora purtroppo lo sono ancora di più), ma si mangiava benissimo! Tuttora nella mia città (Trieste) il goulasch è diffusissimo… nutriente, saporito ed economico! Sono i piatti che anch'io ripropongo a casa, delle volte riusciamo a mangiare tutti con un paio di euro, quindi ben vengano proposte come la tua!
Ciao, Tatiana
Anch'io preferisco i pelati, ma questa astuzia 'da mamma' non ci avevo mai pensato!!!Adoro gli spezzatini anche se non riesco a fotografarli spesso perché li mangio subito e non resisto 🙁 e cmq di questo sento di riuscire a intuire il sapore dolciastro delle verdurine insieme a quello della carne!Buone le ricette di famiglia, sono le mogliori!Un bacio
Grande mamma!!! farò tesoro di questi suggerimenti, e te ne voglio dare uno anch'io: mai provato a condire la pasta "co'i'sugo di' rosbif"? Noi a Firenze la facciamo spesso, è squisita e facilissima, basta aggiungere al sugo del roast-beef, (quando è finito), nella casseruola dove lo hai cotto, un po' di passata di pomodoro, far ritirare un po' e poi metterci la pasta e mescolare bene. Miamm!
E' da tanto che non preparo uno stufato…Il tuo sembra davvero gustoso e mi ha fatto venire voglia di farlo al più presto! Poi, hai proprio ragione, soddisfa le esigenze di primo, secondo e contorno! Beate le mamme sagge!!! Un abbraccio. Mary