Il profumo delle foglie cadute sulla terra umida del sottobosco, il silenzio dei sentieri all’ombra degli alberi, interrotto solo dal calpestio di foglie secche e dal canto degli uccellini, i raggi del sole filtrati attraverso i rami degli alberi, i cestini di vimini sottobraccio pronti a raccogliere un piccolo bottino.. Le passeggiate nel bosco mi riportano indietro di trent’anni, quando i miei zii che venivano a trovarci da Milano ci portavano a fare delle piccole gite nei boschi del Lazio a raccogliere castagne o funghi, con il pranzo al sacco per il pic-nic.. è strano perché da allora non mi è capitato praticamente quasi più di andare a passeggiare in un bosco, ed è un vero peccato perché quest’ambiente, nelle prime giornate d’autunno, quando ancora non fa troppo freddo e si può godere di temperature accettabili, mi trasmette una grandissima serenità, camminare lungo i sentieri nel silenzio della natura è una sensazione che avevo quasi completamente dimenticato e che sono stata felice di riscoprire qualche settimana fa in un bosco nei dintorni di Arezzo dove siamo stati per un fine settimana, combinando una gita alla fiera antiquaria al piacere di visitare alcuni amici del posto.
Anche se i boschi in quelle zone non sono propriamente dei castagneti, io ero alla ricerca di qualche bel riccio da riportare in città per alcuni scatti che mi avevano commissionato, quindi ci siamo avventurati nei boschi alla ricerca di qualche albero di castagno che ci avevano segnalato in quella zona. Armati di wikipedia, per identificare l’albero e la foglia, siamo riusciti a trovare un piccolo angolo pieno di ricci caduti e così ho potuto portare a casa il mio piccolo tesoro spinoso. L’abbinamento che per associazione di idee (e per disponibilità di ingredienti 🙂 mi è subito venuto in mente è quello con i funghi porcini, e anche se io non sono una grandissima appassionata di castagne, devo dire che l’uso della farina di castagne nella preparazione degli gnocchi invece non mi dispiace affatto, oltre a conferirgli un aspetto e un colore perfettamente in linea con la stagione, lascia un leggero retogusto dolciastro che si sposa molto bene con i funghi e con la nota sapida del pecorino.
500 g di patate molto farinose
1 tuorlo d’uovo
85 g di farina di castagne
65 g di frina 00 più altra per la spianatoia
codimento:
150 g di funghi porcini freschi
1 spicchio d’aglio
olio e.v.o., sale, pepe nero
una spruzzata di vino bianco secco
qualche rametto di timo fresco
formaggio pecorino di fossa grattugiato, per servire
Fate cuocere le patate al vapore con la buccia per circa 20 minuti, quindi passatele allo schiaccia patate e disponetele su una spianatoia leggermente infarinata, allargandole bene per farle raffreddare. Lasciatele raffreddare completamente e spolveratele con un pizzico di sale. Unite il tuorlo e spolverate le patate con la farina di castagne e quella 00, poca per volta fino ad ottenere un composto che possa essere lavorato con le mani (a seconda di quanto siano asciutte le vostre patate, potrebbe essere necessario aggiungere altra farina, nel caso aggiungete solo farina 00 e non di castagne per dare maggiore consistenza all’impasto ed evitare che assumano un retrogusto amarognolo).
Formate dei rotoli con un pezzo di impasto per volta, tagliateli a tocchetti e lavorateli tra i palmi delle mani per dargli una forma sferica. Via via che sono pronti, metteteli su un piano ben infarinato e spolverateli con dell’altra farina.
Il condimento è molto semplice: mondate i funghi e tagliateli a fettine, incluso il gambo.
Scaldate 3-4 cucchiai d’olio in una padella e fate imbiondire lo spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato. Unite i funghi e fate rosolare per qualche minuti. Sfumate con una spruzzata di vino bianco e lasciatelo evaporare. Salate e pepate, unite i rametti di timo e fate cuocere per qualche altro minuto, finché i funghi saranno cotti ma non sfaldati. Se necessario, allungate il fondo con poca acqua calda per non farli seccare.
Portate a bollore acqua leggermente salata e tuffate gli gnocchi. Appena vengono a galla fate cuocere per meno di un minuto e scolateli. Trasferiteli in una pirofila e conditeli con i funghi e il loro intingolo, se necessario aggiungete un filo d’olio e.v.o. a crudo e ultimate con una spolverata di pecorino di fossa grattugiato a piacere.
La consistenza di questi gnocchi è molto morbida, perciò non vi consiglio di prepararli in anticipo perché tenderebbero a diventare molli nell’attesa. Impastateli e preparateli solo al momento di cuocerli.
Per 2.
16 commenti
Ma che vi è preso a tutte? Tra te e la signorina tutta Vaniglia mi state facendo venire la smania alle gambe. Prendere il mio cestino e inoltrarmi nei boschi è quello che più mi viene naturale… nonostante il tempo oggi suggerisca decisamene tutta un'altra strada!
Nell'attesa che passi questo cielo plumbeo continuo ad ammirare queste foto e questi gnocchi … Buona settimana e buon pranzo 🙂
giurin giurello che non eravamo d'accordo!
Quelle castagne sono preziose!!
Per la gita, per il fatto di averle colte nel bosco, ma soprattutto per il fatto che quest'anno non se ne trovano (maledetta vespa)!!
davvero? pensa non lo sapevo! le ho regalate tutte ai miei genitori perché io come dicevo nel post non è che sia proprio un'amante (loro infatti erano molto contenti perché sembra che quest'anno costino tantissimo, forse proprio per questo motivo!)
Senti riproviamo.
iù-hù! C'è nessuno?
Ecco te pareva. Se commento con le boiàte funziona. Un'oretta fa nemmeno mi calcolava…
Beh immagina cosa possa io aver detto al solo vedere i primi rami… 😉
no niet, 'manco negli spam… se l'è magnato il sistema mi sa…
immagino bellezza, quello che ho pensato io quando ho visto i tuoi!! 🙂
Questi gnocchi tondi come polpette (e come pois, tanto lo sai che l'ho notato e non potevo non dirlo!) sanno di autunno caldo e sorridente, quando non senti freddo e cerchi sfumature di celeste che sappiano addolcire i segni del tempo e del tagliere…
Mi piace, ecco. Si è capito? 🙂
gnocchi a pois! mi piace!
li ho visti con questa forma un po' di qua e di là e mi son sembrati troppo bellini per non provarci! grazie Fra, un bacino a te..
Ma lo sapete voi tre che siete tutte qui presenti che il bosco sopra la mia testa somiglia moolto a quello dove vi avrei portato io a raccogliere le more?e si, l'ambiente ovattato e la luce filtrata, oltre al fatto che effettivamente i luoghi sembrano veramente gli stessi 🙂 e cmq cara Barbara hai fatto centro: secondo me gli gnocchi con farina di castagne sono perfetti per raccontare l'odore umido dell'Autunno e i suoi sapori 'muschiati e dolciastri', io sai come li adoro anche?con una crema di noci che contrasta molto bene l'aroma dolciastro della farina di castagne. Certo che come si fa a dire di no ai porcini?Brava, bravissima!
grazie Laura! quel bosco ci aspetta, non ce lo dimentichiamo eh!!
Che spettacolo! Sento tutto il profumo del bosco! L'anno scorso ho testato gli gnocchi di castagne e mi sono piaciuti di più rispetto alla pasta fresca (fatta sempre con la farina di castagne). Io li ho sempre conditi con gorgonzola, radicchio e burro tartufato o salsiccia. Ma la tua ricetta è raffinatissima nel suo essere molto rustica. Complimenti.
beh anche gorgonzola radicchio e burro tartufato non mi sembra proprio per niente male eh!
"Marcovaldo tornò nella via illuminata come fosse notte (..) E la città sembrava più piccola, raccolta in un'ampolla luminosa, sepolta nel cuore buio d'un bosco, tra i tronchi centenari dei castagni e un infinito manto di neve. Da qualche parte del buio s'udiva l'ululo del lupo; i leprotti avevano una tana sepolta nella neve, nella calda terra rossa sotto uno strato di ricci di castagna."
:-))
Che foto meravigliose!!
Anche a me piace tanto passeggiare nei boschi, proprio per la sensazione di pace e serenità che ahi descritto tu. Eppure mi capita così di rado, che ne sento sempre la mancanza.
Buonissima questa ricetta, io adoro la farina di castagne (credo di averci fatto qualsiasi cosa possibile ed immaginabile) e con i funghi è un ottimo accostamento.
Buona giornata,
Alice