Mi rendo conto che su questo blog di dolci se ne vedono ben pochi, ma la verità è che dietro a questo blog c’è una persona, ovvero la me medesima qui presente, che a dirla tutta non ha proprio tutta questa grandissima passione per i dolci ed è quindi un terreno sul quale si avventura con grande reticenza (anche se adesso ho per le mani una vera e propria bibbia della pasticceria di cui presto spero di parlarvi qui…). Dicevamo, eccezione che conferma la regola della mia scarsa passione per i dessert, sono le torte da colazione, o da credenza, o tea cake, o plum cake, o come vi piace di più chiamarle. Insomma, quelle torte dalla consistenza umida, mollicosa, compatta, perfette per accompagnare una tazza di tè oppure, come nel mio caso, per essere pucciate nel caffèllatte del mattino. Le torte che piacciono a me, insomma 🙂
Siamo andati in missione cachi qualche sera fa con mio marito. Armati di cesoie, ci siamo avvicinati quatti quatti, avvolti nel buio della sera, per “rubacchiare” qualche caco dall’albero dei dirimpettai di casa di mia suocera. Missione fallita miseramente perché, purtroppo, i cachi li aveva evidentemente già raccolti tutti il proprietario dell’albero, perciò ci siamo dovuti accontentare solo di qualche ramo di foglie (motivo per cui la prima foto che vedete è in realtà è il risultato di un posticcio!). La ricetta di questa torta è stata adattata, ancora una volta, dall’affidabile blog Desserts for breakfast, che a sua volta l’ha ripresa dal libro Tartine dell’omonimo forno-bistrot di San Francisco. Io vi consiglio di provarla finché trovate i cachi, perché è veramente deliziosa nel suo genere, morbida, umida, leggermente speziata con leggero gusto di melassa dato dallo zucchero muscovado.. Questa, quindi, è la mia versione.
140 g di farina 00
140 g di farina integrale di farro
255 g di purea di cachi (ottenuta frullando 2 o 3 cachi senza pelle e senza noccioli)
125 g di olio di semi di mais
125 g di zucchero muscovado
125 g di zucchero di canna a grana fine
3 uova
la punta di un cucchiaino di zenzero in polvere
la punta di un cucchiaino di cannella in polvere
1 bustina di lievito per dolci
Scaldate il forno a 180° C. Mescolate in una ciotola le farine, il lievito e le spezie. Nella planetaria con frusta a foglia (ma potete usare anche le fruste elettriche) sbattete le uova con i due tipi di zucchero finché non avranno raddoppiato il loro volume e avranno una consistenza soffice di un colore chiaro. Aggiungete il mix di farine poco per volta alternandolo all’olio di semi e alla purea di cachi. Continuate a lavorare il composto per almeno 8-10 minuti. Più lo lavorate, più la consistenza del cake sarà compatta. Versatelo in uno stampo per plum cake foderato di carta forno e fate cuocere per circa 60 minuti, abbassando leggermente la temperatura se notate che inizia a prendere troppo colore (io a metà cottura ho abbassato a 160° e ho cotto per circa 1 ora e 10 ma può variare a seconda del forno, quindi controllate la cottura con uno stuzzicadente e assicuratevi che il dolce non si “abbronzi” eccessivamente). Sfornate e lasciatelo raffreddare nello stampo. Sistemato su un’alzatina con coperchio si conserva fresco e fragrante per diversi giorni.
24 commenti
Considera questo cake già fatto! Giusto ieri ho abbinato il mascobado con la polpa dei cachi per fare dei muffins, trovo sia da svanimento per quant'è buono 🙂 Un abbraccio Barbara
eh Marianna, perché tu pensi che mi siano sfuggiti i tuoi meravigliosi panini di cachi?
Il fatto è che a me il frutto del cachi piace moltissimo, però piace solo a me quindi cerco di infilarlo sotto mentite spoglie dove capita, e questa torta ne è un perfetto esempio.. lo zucchero muscovado (o mascobado, che mi piace pure di più!) lo infilo quasi sempre nelle torte integrali, conferisce un retrogusto tutto particolare che adoro… un abbraccio!
Allora devi provare i miei muffins, a volte mi dispiace così tanto non vivere a Roma, te li avrei portati e fatti assaggiare!
Barbara sono rimasta folgorata dalle tue foto (come sempre!). Questi colori mi piacciono tantissimo!
Il genere è quello che amo anche io: torta da colazione, rustica q.b., farina non convenzionale. La perfezione! 🙂
Mi piace veramente tutto: l'idea dell'olio di semi, della farina di farro, dei cachi ovviamente è dello zucchero scuro. Poi mi minacciano i colori di queste foto e l'ora caldo del tuo cake. È ancora tu e tuo marito con le cesoie siete simpaticissimi e nelle intenzioni somigliate molto a noi impavidi russi!:-)
Aiuto ma che ho scritto?:-( scusami barbara ma credo di aver seminato qualche accento di troppo e poi addirittura un 'mi piacciono' è diventato 'minacciano'!!!!!mai più l'ipad che nei commenti genera il contrario di tutto!:-) Un bacio a te cara e scusami ancora!
ahh ahhahh ! Laura, non ti preoccupare.. capisco benissimo il problema, non sai quante volte capita anche a me di digitare fischi per fiaschi e poi rido da sola quando leggo l'assurdità di certi messaggi! la apple secondo me deve essersi ispirata a Ionesco nella programmazione del suo suggeritore di testi, perché a volte le conversazioni sarebbero delle sceneggiature esemplari di teatro dell'assurdo! comunque il tuo messaggio mi è arrivato forte e chiarissimo, e vi ci vedo proprio a voi russi con cesoie e cestino, solo che voi i frutti li raccogliete nella vostra bellissima campagna mica li andate a rubare al vicino! un grande bacio a voi
Barbara mi vien da ridere: apro fb con torta ai cachi in bocca, che ho fatto ieri (scegliendo la ricetta tra DFB e Pastry affair, adattando l'ultima), e vedo la tua! 🙂 saranno le onde magnetiche che girano attorno ai cacchi 😉 le foto (contando anche quel ramo così poetico) sono meravigliose come sempre!
allora voglio vedere anche la tua versione prestissimo!
a me è sembrata buonissima, quella di Pastry Affair mi è sfuggita.. tocca rimediare!
Ho giusto una cassetta di cachi che attende di essere mangiata! La proverò sicuramente, mi piace un sacco!
A presto
te la consiglio! tra l'altro va bene pure per chi non ama i cachi, che non si sentono praticamente, però danno un'umidità e una sofficità veramente eccezionali a questa torta
Perché, perché io sapevo già che mi sarebbe piaciuto da matti anche solo dal titolo?
(e dove si può reperire un legno bello come quello ivi compreso nella foto??? ;-P)
eh mia cara, la provenienza di quel legno fa parte dei segreti non rivelabili di noi foodblogger…
:-))))))
Vorrei assaggiare subito, perchè i cachi sono un oggetto misterioso tipo disco volante tondo che mi ha sempre incuriosito ma ho "pasteggiato" poco… e poi in verità vorrei anche quella tazza, perchè è molto "pinnabile" e molto "da me"… 🙂
la tazza l'ho fatta da me, ti ho appena inviato il pin via pinterest! è una cavolata vera da fare e la puoi personalizzare come vuoi! :-*
in realtà i cachi non si sentono molto come sapore, come dicevo più su (o più giù?) ma danno molta umidità e morbidezza a questo cake.. a me poi piacciono anche mangiati così col cucchiaino (ma devono essere quelli morbidi, non quelli duri che sembrano mele!)
Sto ancora ridendo per la scena in cui voi, col favore delle tenebre, cercate di aggiudicarvi dei cachi. Il cake non è solo bellissimo, ma deve anche avere un profumo speciale e che ti fa venire voglia di fare colazione anche alle sei del mattino 🙂 Lo proverò!
si, infatti.. una scena piuttosto comica.. soprattutto nel finale visto che siamo pure rimasti a bocca asciutta! di posso garantire che la voglia di far colazione anche alle sei viene, noi infatti è a quell'ora che la facciamo!
Ma che goduria. Una torta di cachi non l'avevo mai vista, e devo dire che mi piace molto. Adoro i cachi in questa stagione, quindi sono sicura che questa cake potrebbe fare al caso mio.
Ma che tipo di cachi hai usato? I cachi vaniglia, quelli con la polpa molto morbida?
ho usato i cachi a polpa morbida, come quelli della prima foto.
un bacio!
Ti informo che è… in forno! E fa quasi rima! 😀
Com'è, com'è?!
La prima cosa che mi ha attirata verso questo post è stato…il titolo! 🙂 figurati che da noi, maritino non sapeva cosa fossero i cachi (da piccola li avevamo in giardino, altri tempi…) e adesso me li reclama; mentre ti scrivo, ce ne sono una decina nella fruttiera e tre di questi finiranno…nella tua torta. Se le piccole non mi svegliano stanotte, la preparo domattina! Buon sabato sera a te!
Ciao, sembra meraviglioso. Ma secondo te si potrebbe usare molto meno zucchero? 250 grammi sono tanti. Grazie Laura
sicuramente puoi provare con meno zucchero, la dose è per uno stampo grande (ci sono pur sempre 280g di farina e 3 uova) noi non lo abbiamo trovato eccessivamente dolce, a me piace che i dolci siano abbastanza dolci ma non stucchevoli, sarà che lo zucchero di canna (in particolare il muscovado) non sono altamente dolcificanti come può essere quello bianco raffinato. la mattina a colazione io ho un disperato bisogno di zuccheri quindi per me andava più che bene!
ma nulla vieta di metterne di meno se piace meno dolce, se usi uno stampo a ciambella da 2 litri ad esempio ci ricavi almeno 20 porzioni
fammi sapere, se lo provi con meno zucchero, come ti è venuto!