Leggo sempre con grande piacere tutti i post della mia amica Laura, se non conoscete il suo blog Ricette e Vicende non sapete cosa vi perdete.. Non solo ricette buone da addentare lo schermo all’istante, un occhio fotografico veramente unico che ti cattura e ti conquista, ma in particolare quello che mi piace gustarmi in un momento di pausa e di relax sono i racconti che Laura riesce a regalarci con uno stile, una raffinatezza linguistica e una delicatezza veramente molto rari.. E così, qualche giorno fa, gustandomi questo suo ultimo post, non ho proprio potuto fare a meno di trattenermi dal lasciarle un commento, dato che anche il mio papà, giustappunto, porta da sempre un bel paio di baffoni… Raccontandole dei baci sulla guancia del mio papà che mi facevano sempre il solletico quando ero bambina, lei mi ha risposto con la sua abituale gentilezza, confermando una simpatia nei suoi confronti, pur non avendo mai conosciuto il mio papà nella vita reale, che avevo in qualche modo già intuito nei tanti commenti che ci siamo scambiate in occasione di molti post suoi e miei in questi ultimi due anni di blog.. e così in quell’occasione la bella Laura, sempre attenta e delicata, si è ricordata che una volta le avevo lasciato un commento a proposito di una torta di mele galeotta che fece innamorare i miei genitori. In particolare il commento lo avevo lasciato proprio su questa torta qui, che mi aveva molto incuriosita per la totale assenza di grassi (infatti è priva sia di olio che di burro) e un po’ perché, per tradizione familiare, a casa nostra la “torta di mele” ha da sempre un significato particolare, che un giorno vi racconterò.. Perciò, cercando una ricetta per una torta in grado di coniugare le esigenze di leggerezza del 50% della famiglia, che negli ultimi tempi condizionano un po’ le mie scelte in cucina, senza dimenticare però il piacere dell’assaggio, grazie ai baffi degli antentati di Laura e a quelli del mio papà mi sono ricordata di questa torta qui, che da tempo giaceva nella lista delle cose da cucinare.. La ricetta si ispira a quella originale dei Calycanti e tratta dal loro libro “Torte di mele”, riportata fedelmente da Laura nel suo post, io ho fatto solo alcune piccolissime modifiche perciò vi lascio anche la mia ricetta. Una torta squisita, morbida, umida, rustica, con una deliziosa crosticina croccante in superfice, perfetta per la colazione o per il tè. Vi consiglio davvero di provarla e credo proprio che la rifarete spesso, come me.. Perciò, dedicato alla mia amica Laura, la torta era di mele (anche se il secondo non era un arrosto, ma questa la capiamo solo in due.. !)
Una torta di mele… coi baffi!
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15 commenti
Quella torta mi è rimasta subito impressa e pensa che sabato, in cerca di ispirazione, ho cercato proprio quella ricetta di Laura! Non avendo la ricotta ho dovuto cambiare destinazione, ma sicuramente la preparerò mollto presto 🙂 Anche se non la conosco di persona, penso che sia impossibile non amare Laura e il suo blog e sono d'accordo con te su tutto. Ora però sono curiosa di conoscere la storia della torta di mele legata alla tua famiglia 🙂
ti consiglio di provarla, perché è veramente deliziosa e tutto sommato anche piuttosto leggera. l'umidità della ricotta, oltre a quella conferita da mele e uvetta, non fa rimpiangere per nulla l'assenza di altri tipi di grassi aggiunti… la torta di mele della mia famiglia merita un post tutto suo, e in quel caso la ricetta è molto meno light di questa qui perciò per adesso è rimandata ma arriverà di sicuro!
Laura fa davvero quell'effetto, te lo confermo anch'io che ho preso un treno la scorsa estate per conoscere lei e Francesca.
I suoi racconti hanno qualcosa di magnetico, così come le sue foto.
Adesso però siete in due ad aver catturato la mia attenzione, dovrò proprio rimediare e fare questa torta al più presto!
vero, e ha uno stile inconfondibile direi (che la riconosceresti subito, guardando una foto delle sue o leggendo una delle sue storie) che secondo me è una qualità di grandissimo valore!
Questa storia fatta di mele e di baffi ci ha proprio incuriosire, la torta ha un bellissimo aspetto, rustico come piace a noi! E visto che non conosciamo ancora il blog di Laura andiamo subito a colmare questa lacuna:)
mi sembra un'ottimo modo per iniziare a conoscerla allora 🙂
La torta di mele, in tutte le sue versioni, dallo strudel alla pie,è il dolce prettamente casalingo! Per me non c' è nessun'altra torta che mi ricordi i pranzi in famiglia come quella di mele! E poi è una garanzia: piace sempre a tutti!
come non darti ragione? se proprio devo dire una versione che non amo moltissimo è la crostata di mele, ma più per via di un pessimo ricordo di bambina con una crostata ricoperta da un dito di gelatina di albicocche che io detesto.. (un buon motivo però per provare a riabilitarla, ora che mi ci fai pensare!)
Sorrido… per vari motivi, che credo tu intuisca anche senza dirli…
(io conservo tutte le mail che mi arrivano, compresi gli allegati…)
😉
😉
eh già!
ti aspettavo, sai?? un giorno di quella torta lì forse ne parlerò anche qui…
Ed eccomi qua!Finalmente!Tutta questa corsa per arrivare e adesso da cosa comincio?Mai mi era stata rivolta un'attenzione del genere: le parole, l'affetto e la stima, tutto è arrivato insieme come una carezza inaspettata, grazie Barbara!Ma la cosa più importante è che tu abbia colto la mia simpatia per te e i tuoi commenti che come vedi creano un''opera aperta' molto bella da raccontare anche a quattro mani, intendo dire 'anche se il secondo non è un arrosto': e cioè la storia della torta di mele che diventa la storia di tuo padre che ha gradi di parentela baffuta con quegli avi dei miei bisnonni! 🙂 ora io proporrei un altro intreccio narrativo che dovrai raccontare tu: e cioè la storia della vera torta galeotta, perchè secondo me, sapere sul web come si conquista un uomo 'con i baffi' e per di più uno di quelli che frequenta posti segreti per raccogliere funghi è a suo modo una ricetta d'amore indispensabile che va diffusa!!!!Promettimelo!
Quanto a me e alla mia voglia raccontare credo stia nascendo come reazione alla mancanza di tempo ad essere un poo' più presente sul blog. Triste quando poi in alcune settimane si scivola nella latitanza, a meno che non capiti quello che è successo a me proprio questa mattina grazie a te 🙂 Grazie mille e un abbraccio forte!
Ma tu ci credi se ti dico che stavo giusto sperimentando una nuova torta di mele presa proprio da quel libro!;-)
eccoti qui finalmente! felicissima di averti mandato una carezza in un giorno in cui ne avevi un po' bisogno, a questo punto la storia della "nostra" torta di mele mi sembra d'obbligo perciò vedrai che un giorno o l'altro la racconterò… e pensare che, se non sbaglio, al tempo mio papà ancora non portava i baffi, chissà che l'essersi lasciato conquistare da quella torta non sia stato il motivo per cui ha scelto di farseli crescere (in fondo si dice "roba da leccarsi i baffi" e quindi di baffi bisogna pur munirsi!)
grazie a te mia cara laura, per rendere questo mondo "virtuale" molto più interessante e molto più reale.. un abbraccio di cuore!
che meraviglia tutti questi incroci di torte di mele e di baffi. Grazie Barbara e grazie anche a Laura.
Maite
grazie a te cara Maite, per essere passata di qui oggi e a voi tutti Calycanti per la buonissima ricetta
Che bello quando i blog diventano il tramite per conoscere persone a noi affini! Scopro ogni giorno di più la potenza di questo mezzo, sulla mia pelle. 🙂
Questa torta mi fa molto gola, forse per merito di quella ricotta che renderà sicuramente soffice…quasi quasi domani la faccio. Ma prima vado a conoscere Laura 🙂
Buona settimana,
Alice