Prevalentemente il pesto a casa nostra viene usato solo in due modi: per condire la pasta (rigorosamente linguine o bavette, non sono ammesse eccezioni.. col trucco della nonna, ovvero l’aggiunta di una piccola, piccolissima, noce di burro -non si può prescindere dal pezzetto di burro a casa mia!-) e dentro al minestrone estivo di Nonna Paola (di cui per altro trovate la ricetta nel mio libro Che Zuppa!) ma questa volta ne no infilato un pochino anche in quest’insalata che è un po’ una variazione sul tema dell’insalata di fagiolini e patate che si fa da noi molto spesso proprio d’estate (con tonno, uova sode e pomodori, un piatto unico salvacena gustoso, nutriente ed economico) che un po’ mi ha fatto venire in mente Daniela qualche tempo fa con questa sua ricetta qui. Come potete vedere, il mio pesto non è così fine e impalpabile come quello della mia mamma, perché come vi dicevo.. non si fanno più gli elettrodomestici di una volta! La ricetta del pesto della mia mamma è inutile che ve la stia a dire, anche perché sinceramente diciamo che non è trascrivibile, è tutto un aggiungere ingredienti “a occhio” finché il pesto non ha il colore che dice lei e il sapore che deve avere. Vi posso dire che il suo pesto prevede basilico coltivato in casa, pinoli sgusciati ma non tostati, aglio, parmigiano grattugiato, olio buono e un pizzico di sale. E, che ve lo dico a fare, il mio pesto ovviamente non viene mai buono come il suo, tanto che a volte preferisco raccogliere il mio basilico farmelo fare direttamente da lei e io non devo far altro che riportare a casa i barattolini già pieni! La bontà del suo pesto è talmente rinomata che anche i figli de immimarito, quando propongo per pranzo “pasta al pesto”, la vogliono solo se “il pesto è quello di Alba”..
Questa insalata qui fa parte un po’ di quelle “ricette in jeans”, da preparare senza seguire un testo, facili facili con quello che si ha.. si può fare tutto un po’ a occhio (come il pesto della mia mamma!) e a vostro gusto. Io ho lavato bene 500 g di patate novelle con la buccia e le ho fatte cuocere per 20 minuti a vapore, in modo che restassero cotte ma ancora abbastanza sode. Le ho fatte raffreddare completamente e poi le ho divise in due (o in quattro se sono più grandi). A parte, ho fatto lessare circa 300 g di fagiolini già puliti e spuntati per circa 6-7 minuti, se sono di quelli fini fini come questi qui. Devono restare piuttosto croccanti. Li ho scolati e li ho raffreddati in acqua fredda per interrompere la cottura e fissarne il colore verde brillante. Ho lavato circa 250 g di pomodorini di varie qualità (datterino giallo, zebrino, siluro, datterino rosso, ciliegino) e li ho divisi in 2 o in 4 parti. Ho messo tutto quanto in una grande insalatiera e in una ciotolina ho stemperato 2 belle cucchiaiate di pesto con un po’ di acqua, in modo che diventasse piuttosto cremoso, il nostro in genere è molto consistente, quasi una pasta. Ho aggiunto olio e.v.o. quanto basta per rendere la salsa più fluida e ci ho condito l’insalata, mescolando bene per condire tutte le verdure uniformemente. Ho assaggiato per regolare di sale e pepe e ho completato con qualche foglia di basilico fresco. Un contorno semplicissimo, buono, estivo perfetto per esempio per accompagnare una bella grigliata di carne.
7 commenti
Che dire, io che il pesto ce l'ho nelle vene (come mi dice spesso qualcuno) non posso che condividere tutto quello che hai scritto! Nemmeno io so farlo buono come i miei genitori e nonostante l'impegno che ci metto ogni volta il mio manca di qualcosa… Non c'è minestrone senza un cucchiaino di pesto e anche la mia mamma fa scivolare una noce di burro che, devo dire, dà un valore aggiunto 😉 A me piace quando è più granuloso, come è quello dei miei, mentre quello di mia nonna era liscio come la seta…
Mi piace molto questa insalata, è la sua stagione tant'è vero che nell'archivio post ne ho una molto simile 🙂
io ormai non lo faccio nemmeno più per congelarlo perché poi finisce che in inverno non lo uso per la pasta, non so te ma per me la pasta al pesto si mangia solo d'estate! al più qualche bicchierino ino da caffè giusto per aggiungerlo al minestrone anche in inverno..
se la tua estate ha il profumo del pesto, la mia ha il sapore di questa insalata qui! 🙂 solitamente, quando rimane un contorno, la tradizione siciliana vuole anche una cipolla tagliata a fettine sottilissime e, insieme al basilico, tanto origano per profumare! quando diventa invece un bel piatto unico – aka una diversa interpretazione della niçoise – piace anche a me unire uova e tonno..
Io, ti dirò, il pesto, quello classico, l'ho lasciato finora a mia madre senza cimentarmi, che in estate era ed è un continuo preparare salse di pomodoro e vasetti di pesto da congelare… proprio oggi mi ritrovo con un mazzo straripante di basilico che – a parte che io lo mangerei anche come fossero foglie di insalata… – avevo proprio in mente di provare a frullare per farle diventare pesto: il tuo post oggi mi sembra un chiaro segno e invito a mettermi all'opera 🙂
ma la conosco benissimo l'insalata alla siciliana che dici tu.. somiglia per caso a questa qui?
http://pane-burro.blogspot.co.uk/2014/07/a-summer-salad.html
eccola, sì! quanto mi piace quell'insalata lì.. ora che mi ci fai pensare ho un pacco di bellissimi capperi di Salina ancora non aperto e avrei voglia di nutrirmi solo di questo..
Hmmm… sento il suo profumo fin quì… Condivido i tuoi ricordi e non posso dire altro che questo piatto è un sinonimo dell'estate. Davvero invitante 😛
Queste foto sono davvero stupende! Ho appena scoperto il tuo blog e non posso che continuare a seguirti e prendermi una pausa dall'ufficio e mi leggo qualche ricettina!
Marco di Una cucina per Chiama